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Come e quando si potano i gerani? Ecco la risposta dell’esperto

I gerani sono piante molto apprezzate per la bellezza dei loro fiori e la capacità di impreziosire i balconi con classici vasi. Alcuni li appendono alle ringhiere, altri li lasciano a delimitarne la lunghezza.  Altri ancora li sistemano su mensole o negli angoli per un’eleganza più raffinata. Come tutti i fiori, anche i gerani per rimanere belli e rigogliosi richiedono cure e attenzioni. In particolare, ecco alcune indicazioni in merito alla potatura.

Varietà e caratteristiche dei gerani

Oltre al geranio di tipo comune, che presenta foglie pelose, esistono in natura molte altre specie. Tra queste per esempio il geranio edera, il geranio detto a farfalla, e il geranio odoroso caratterizzato da foglioline aromatiche.

Molti i colori possibili dei fiori: bianchi, rosa, fucsia, rossi e perfino arancioni. Il successo fatto registrare dalla notevole diffusione del geranio è motivato dalla sua economicità e dalla sua capacità di adattamento a determinati climi. Se si mantiene bene nelle zone soleggiate, va detto che riesce a sopravvivere anche a mezz’ombra, ovviamente se attentamente curato.

Innaffiatura dei gerani

Le operazioni di innaffiatura devono essere possibilmente costanti, cercando di evitare eccessi che possano risultare nocivi per la pianta. La cadenza dell’innaffiatura ottimale è tre volte alla settimana, ma in estate la somministrazione del nutrimento-acqua va intensificata ed effettuata tutti i giorni, facendo attenzione a non bagnare le foglie se si innaffia di giorno.

La potatura: essenziale per la vita della pianta

Da aprile a ottobre il geranio non richiede, in normali condizioni, interventi di potatura. Tuttavia, per aiutare la produzione di nuovi steli fiorali, è comunque importante dedicare un po’ di tempo alla pulizia ogni giorno. I mazzetti vanno eliminati alla base appena la maggior parte dei singoli fiori è appassita o risulta danneggiata dal caldo o dalla pioggia. Contemporaneamente è importante eliminare le foglie ingiallite o rovinate.

Potatura eventuale nei mesi estivi

La potatura, invece, deve avvenire solitamente in inverno, ma talvolta si rende necessaria anche in estate in presenza di un evidente stato di sofferenza della pianta. Se l’estate è torrida, infatti, nel pieno del periodo le alte temperature possono essere una fonte di forte stress: le foglie possono apparire gialle o verde chiaro e la base del fusto può iniziare a seccare, svuotandosi.

La cosa migliore è stimolare la pianta a rinnovarsi partendo dalla base, eliminando dunque tutti gli steli fiorali e buona parte delle foglie, lasciando al massimo una lunghezza di 20 cm. Se a questo si fa poi seguire annaffiature e concimazioni appropriate, in breve tempo la nostra cura sarà ripagata da splendidi vasi di gerani e abbondanti fioriture fino alla fine dell’autunno.

Potatura in inverno

All’arrivo della stagione fredda, specie al Nord, come detto in precedenza, dovremo operare una vera e propria potatura netta e decisa. Prima di porre al riparo i vasi si devono tagliare i rami a pochi cm dalla base per evitare l’instaurarsi di marciumi.

A fine febbraio dovremo nuovamente effettuare un’altra potatura, un po’ più leggera ma necessaria, per eliminare alla base gli steli eventualmente prodotti in inverno: di solito sono deboli, filati, di un verde pallido e di nessuna utilità per il futuro sviluppo della pianta.

 

Elisa