Allarme petunie: ecco cosa non devi assolutamente fare!

L’allarme petunie si propaga soprattutto nelle stagioni primaverili ed estive a causa dei cambiamenti improvvisi del tempo. Le petunie, infatti, con i loro fiori a forma di campanula sono molto sensibili alle correnti d’aria e agli acquazzoni. Quando sopravvengono i temporali lampo si alzano i venti e cade un grande quantitativo di pioggia. Questi fenomeni atmosferici sono deleteri per le petunie perché staccano i fiori e lasciano la pianta provvista solo di foglie.

Pertanto, è veramente importante dotare alla pianta un riparo frangivento così da evitare queste spiacevoli situazioni. Potremmo ricorrere all’uso di altre piante che proteggono la petunia dalle correnti d’aria oppure collocare un telo che svolga la stessa funzione. In questo modo ci assicureremo di far rientrare l’allarme petunie e potremo gustarci fino alla fine la sua meravigliosa fioritura.

Curare una petunia non richiede un grande dispendio di tempo. Una volta che si saranno esaudite tutte le esigenze della pianta basterà controllare il terreno e l’annaffiatura in maniera costante. Ma c’è un’altra debolezza che nasconde la pianta: la facilità di essere aggredita da insetti, parassiti e virus che la debilitano fino a farla morire.

Allarme petunie: parassiti, insetti e virus

Come abbiamo anticipato, le petunie sono soggette all’attacco di parassiti, insetti e virus. L’allarme petunie scatta proprio quando vediamo la pianta perire senza un motivo apparente. Può darsi sia sotto attacco dagli afidi, dei parassiti che succhiano la linfa vegetale lasciando senza nutrimento la pianta.

Oltre a succhiare la linfa, gli afidi agiscono in duplice modalità inserendo all’interno dei canali organici della pianta delle sostanze tossiche che causano l’ingiallimento delle foglie. Un po’ come fa la zanzara che prima succhia il sangue e poi inietta una sostanza irritante. A lungo andare la pianta perde tonicità e si secca.

Il microscopico ragnetto rosso è un altro nemico delle nostre petunie. Anch’esso assorbe la linfa vitale della pianta e fa ingiallire le foglie. Crea una sorta di reticolo, delle minuscole ragnatele, fra le foglie che diventano visibili quando sono abbondanti e quindi si può intervenire per tempo. Dal fiorista si possono trovare dei fitosanitari specifici per risolvere il problema.

I virus più aggressivi che attaccano le petunie sono quelli che causano il mosaico del tabacco e l’alternariosi, due malattie purtroppo incurabili. Al momento non esistono fertilizzanti in grado di bloccare il manifestarsi della malattia per cui l’unico modo per evitare che muoiano tutte le piante è quello di rimuovere e tagliare le piante infette. Se ne abbiamo solo una dovremo essere pronti a dirle addio.

Se le piante di petunie formano un cespuglio, infatti, rischiano la proliferazione all’apparire della malattia perciò, seppure a malincuore, è bene eliminare le piante malate per salvaguardare quelle sane. Evitiamo i ristagni di acqua che possono essere la causa della proliferazione di parassiti, insetti e virus.

Quando la petunia è stata annaffiata e rimane dell’acqua nel sottovaso, procediamo a toglierla immediatamente. E facciamo un regolare controllo sulla situazione delle foglie e dei fiori. Al minimo accenno di cambiamento di colore procediamo con il fertilizzante e diamo nuovo concime.