I migliori consigli per coltivare la lavanda in vaso: “pazzesco”

Coltivare la lavanda in vaso o sul balcone è più semplice di quanto si creda. Con i giusti accorgimenti potrai godere delle sue fioriture vivaci e profumate per tutta l’estate. Ecco i nostri consigli per portare un po’ di Provenza direttamente a casa tua.

Coltivare la lavanda: i consigli migliori

Se hai in mente di coltivare la lavanda in vaso sul balcone di casa, dovrai conoscere la principali caratteristiche di questa pianta erbacea mediterranea. Nota fin dai tempi antichi sotto il nome spigo o nardo, la sua popolarità ha varcato il bacino del Mediterraneo per conquistare i paesi anglosassoni.

Da sempre adoperata a scopo medicinale, cosmetico e igienico, il termine lavanda pare sia stato usato per la prima volta nel periodo medioevale. Oggi è coltivata soprattutto come pianta ornamentale, grazie alla bellezza dei suoi tipici fiori violetto-azzurro che sprigionano un profumo particolare.

Coltivare la lavanda in vaso vuol dire assicurarle almeno otto ore al giorno di sole. Questa pianta va posizionata, infatti, in un luogo soleggiato e possibilmente asciutto. Non sopporta troppa umidità, in compenso ama il vento. Non temere se la sistemerai in un posto esposto alle correnti d’aria. Sebbene sia una pianta molto resistente, durante l’inverno ti converrà tenerla al riparo dalle violente gelate.

Quando piantare la lavanda

La lavanda può essere coltivata dai semi o da una talea. Nel secondo caso dovrai scegliere rami lunghi minimo 10 centimetri che metterai in un piccolo contenitore pieno di terriccio e sabbia. Se, al contrario, vorrai acquistare dei semi dal vivaio, dovrai aspettare inizio primavera per la semina. Chi abita in un paese dal clima particolarmente mite, potrà seminare già a fine autunno.

Se vorrai procedere con la semina, dovrai procurarti un vasetto con terriccio che sistemerai accanto a una finestra o in un altro posto di casa luminoso a sufficienza. Ricordati di assicurare ai semi un substrato sempre umido. I primi germogli inizieranno a spuntare dopo una settimana o al massimo dopo un mese, non più tardi.

La lavanda in vaso ha bisogno di un contenitore alto. Se deciderai di comprare una piantina, dovrai preoccuparti di trapiantarla in un vaso piuttosto alto. Come sempre, per assicurare un buon drenaggio dell’acqua, dovrai piazzare dell’argilla espansa sul fondo del vaso e solo dopo il terreno.

Quanta acqua dare alla lavanda in vaso

Per una crescita sana, sarà necessario dare acqua alla lavanda in vaso solo quando la superficie del terriccio è asciutta. In generale, questa pianta ha bisogno di una o due annaffiature alla settimana. Ciò che conta è non esagerare con l’acqua, perché la lavanda non ama l’umidità, ma nemmeno lasciare asciugare del tutto il terreno. Fai attenzione a versare l’acqua verso la base della pianta e non direttamente su steli, foglie e fiori.

La lavanda va potata, per conservarne il vigore e favorire nuove fioriture rigogliose. Se non la poterai con regolarità, i suoi gambi potrebbero diventare legnosi fino a spezzarsi durante l’inverno. Il momento più adatto per la sua potatura è dopo la fioritura, verso settembre e ottobre. Una seconda potatura, a fine inverno, aiuterà la tua lavanda in vaso a produrre fioriture generose.

Per potarla, dovrai procurarti le classiche forbici da giardinaggio con cui reciderai gli steli secchi, due centimetri sopra la base della lavanda. Non dimenticare di lasciare su ogni ramo almeno due gemme. Elimina i rami più legnosi all’altezza delle foglie in cima e, a tuo piacimento, potrai accorciare per dare alla pianta una forma rotondeggiante. A fine potatura, non temere di aver tagliato due terzi dei rami: la tua lavanda sarà in gradi di rimetterli nuovamente in poco tempo.

La raccolta dei fiori di lavanda

In genere, i fiori di lavanda vengono raccolti in estate, tra luglio e agosto. Dovrai farlo al mattino, nelle giornate soleggiate e ventilate. Un piccolo trucco per ottenere un mazzo di fiori dai colori più intensi: raccogli gli steli con ancora i boccioli, poco prima che si aprano.

I fiori possono essere essiccati e riposti negli armadi o nei cassetti per profumare abiti e biancheria. Il loro piacevole profumo resterà a lungo,  anche dopo la raccolta.