Acqua e glicemia alta: quanto bisogna bere?

Ogni epoca ha “mali” e malattie più o meno specifiche che sono in molti casi lo specchio della società dove ci troviamo, e l’incidenza sempre maggiore di patologie e tendenze come quelle rappresentate dalla glicemia alta, che risulta sempre molto diffusa nei contesti cittadini in particolar modo. La glicemia alta, detta tecnicamente iperglicemia indica la difficoltà rispetto alla media dell’organismo di regolarizzare la quantità di glucosio del sangue, e spesso risulta essere correlata al diabete anche se costituisce generalmente una fase di disturbo che non necessariamente è collegata al diabete. In entrambi i casi tuttavia alimentarsi ed idratarsi a dovere è essenziale per evitare di incorrere in problematiche anche serie. Ma quanta acqua bisogna bere per chi soffre di glicemia alta?

Acqua e glicemia alta: quanto bisogna bere?

Generalmente, un po’ di più di una persona che non soffre di iperglicemia perchè coloro che devono fronteggiare questa problematica tendono maggiormente a subire gli effetti della disidratazione.

Per questo motivo chi soffre di iperglicemia dovrebbe bere con una certa frequenza anche prima di avvertire la sensazione di sete, altrimenti può incorrere in sintomi relatiavamente lievi, come sensazione di stanchezza, la minzione più frequente, aumento della sete oltre che a quelli più gravi, come urina dal colore innaturale, vertigini e confusione fino alla perdita di coscienza.

Come accennato anche dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) consiglia per coloro che soffrono di diabete di assumere in media ogni giorno le seguenti quantità di acqua diversa a seconda del genere: per le donne la quantità è di 1,6 litri al giorno, pari a otto bicchieri da 200 ml al giorno, un po’ di più per gli uomini, la cui dose ideale è rappresentata da una decina di bicchieri da 200 ml al giorno, in particolare concentrando un litro da bere durante la mattina, il resto della prima metà entro le 18, ed il resto fino a sera.

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