Cos’è la nomofobia, ossia la dipendenza da smartphone: sintomi e cura

Il processo tecnologico è considerabile qualcosa di tendenzialmente molto positivo, ma che come ogni nuovo “step in avanti” porta con se una sequela di attitudini negative e problemi che fino a quel momento non erano neanche stati concepiti dal punto di vista pratico e concettuale, un esempio non recentissimo ma che è entrato da diverse decadi nell’immaginario comune come vera e propria malattia è la ludopatia, ossia la dipendenza dal gioco, generalmente quello d’azzardo che per forza di cose ha bisogno di un contesto coerente alla definizione per manifestarsi. La progressiva diffusione di internet e soprattutto degli smartphone ha portato a sentirci ed essere effettivamente sempre connessi ma questo ha sviluppato la sempre più capillare diffusione della nomofobia, chiamata comunemente dipendenza da smartphone. Ma in cosa consiste?

Cos’è la nomofobia, ossia la dipendenza da smartphone: sintomi e cura

Ad essere precisi il termine non definisce la tecnologia in se, ma la fobia, il disagio e la sensazione negativa nel sentirsi privi di connessione, infatti è anche nota come sindrome da disconnessione, che descrive la paura di rimanere sconnessi dal contatto sociale o presunto tale.

Il termine che può dare l’impressione di essere riconducibile ad una nomenclatura greca o latina arriva invece direttamente dall’inglese di “No Mobile Phobia”. Manco a dirlo, tende a manifestarsi nelle persone che sono generalmente già vittime di ansia e che sono facilmente distraibili, oltre a manifestare una tendenza ossessiva ad esempio nel controllare messaggi, notifiche e comunicazioni di ogni tipo.

Più nello specifico tende a “colpire” chi è tendenzialmente portato ad avere bassi livelli di autostima, ma anche coloro che manifestanoimpulsività, estroversione e nevroticismo;, così come i narcisisti.

Come ogni fobia simile, i sintomi sono legati ad un disagio che si manifesta anche fisicamente quando si è impossibilitati ad utilizzare il dispositivo, quindi ansia, tensione, nervosismo, nevrosi, agitazione disorientamento fino ad una profonda insicurezza, che può portare anche a disturbi apparentemente slegati come l’insonnia.

E’ un disturbo molto più frequente di quanto non si possa pensare e può essere alleviato nella maggior parte dei casi, comunicando e parlando con altre persone, non necessariamente “esperti” ma che magari possono aver percepito la stessa situazione. Esistono anche numerosi test che possono farci capire il nostro livello di nomofobia e porvi rimedio adeguatamente.

nomofobia