Con il termine “frutta” facciamo generalmente riferimento ad un ampio contesto di alimenti commestibili che in genere sono associati ad una “produzione” di qualche specie vegetale che risulta compatibile con la dieta umana. Se i medici ed i nutrizionisti sono concordi sull’importanza della frutta da consumare ogni giorno, anche al posto di snack poco salutari, può subentrare una maggior confusione nell’ambito della frequenza e quando consumarla nel corso della giornata. Quando è meglio mangiare la frutta?
Frutta, quando è meglio mangiarla? Ecco il parere del nutrizionista
La frutta è considerabile salutare in modo generico perchè include un numero di nutrienti molto importante, a partire da uno di acqua, ma anche fibre, vitamine, zuccheri “naturali”, e sali minerali.
Vanno sfatati numerosi “miti” legati al consumo di frutta da legarsi solo a particolari momenti della giornata, in quanto non sono corrispondenti al vero: un organismo umano sviluppato può gestire dosi di frutta anche importanti anche dopo i pasti serali e pomeridiani nonchè a stomaco vuoto.
Non esiste quindi una regola o un consiglio specifico sul quando consumare la frutta perchè questa possa far ancora meglio all’organismo, però è sicuramente vero che dopo i pasti o tra un pasto e l’altro possono essere percepiti altri vantaggi, come un migliore assorbimento del ferro dal cibo che abbiamo preventivamente consumato, inoltre, particolare importante per chi soffre di glicemia alta e diabete, consumare la frutta subito dopo i pasti permette agli zuccheri di essere rilasciati più lentamente nell’organismo rispetto a quando la mangiamo a stomaco vuoto.
Mangiare la frutta dopo i pasti è anche un buon modo per migliorare il processo digestivo dell’organismo, a causa soprattutto dell’apporto di fibre (ancora meglio se mangiamo la frutta con la buccia commestibile).
Come per tutti gli alimenti, anche quelli più salutari, bisogna ricordarsi di non eccedere: il consumo quotidiano di tre porzioni di frutta al giorno da 150 grammi.