Allerta epidemie in Europa: ecco a cosa fare attenzione

Una nuova allerta epidemie può colpire l’Europa dopo quelle che abbiamo vissuto per due anni e mezzo a causa del Covid e questa volta l’Unione Europea cerca di prevenirla prima che si diffonda nei nostri paesi, parliamo della avaria che sta mietendo vittime soprattutto nel Sud America. Ecco a cosa fare attenzione.

Allerta epidemie in Europa: ecco a cosa fare attenzione

Questa volta l’Europa non si vuole far trovare impreparata ed è per questo che sta cercando di giocare d’anticipo cercando di chiudere accordi sulle forniture di vaccini per contrastare questa nuova problematica. Si cerca infatti di prevenire invece di ritrovarsi con nuovi problemi che potrebbero di nuovo mettere in ginocchio la salute di tantissime essere umani.

In questo senso pare proprio che la Commissione Europea abbia già chiuso dei contratti con due famose case farmaceutiche per la messa in circolazione di vaccini capaci di bloccare questo nuovo virus, anche se la popolazione europea resta scettica dopo i vari malanni e a volte morti provocate dai vaccini contro il Covid, che dopo tempo è stato dimostrato che possono portare anche gravi conseguenze alla salute umana. Nonostante i dubbi si cerca il modo di frenare questa che potrebbe una nuova ondata che colpirebbe molti cittadini.

I vaccini autorizzati in Europa

Al momento i vaccini autorizzati ad essere usati in Europa sono due e si tratta del Nobilis Influenza H5N2, per il pollame, autorizzato in tutto lo spazio economico europeo, e il Pa-Olvac+I+E, basato su H6n2 e H9n2, per i tacchini, che è autorizzato in Italia.

Entrambi riguardano nel caso in cui il virus dovesse passare all’uomo e diventare facilmente trasmissibile tra gli esseri umani, causando una pandemia e sono prodotti da case farmaceutiche britanniche, dunque extra Ue.

La situazione attuale in Europa

In questo momento il vero pericolo sembra essere lontano dall’Europa, infatti sono solo 4 i casi confermati ed entrambi lontano dai nostri paesi, ma si pensa che dopo quello vissuto in passato prevenire è meglio che curare. La paura di ritrovarsi in un nuovo stato di emergenza sanitario resta comunque alto e si sta cercando il modo migliore per tenerlo a bada.

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