La faccenda, alla fine, si è conclusa con una sonora risata. Ma l’incontro ravvicinato con un orso bruno è stato, di sicuro, sorprendente per un uomo intento a pescare del salmone rosso in Alaska.
E così quella che doveva essere una innocua giornata di relax, trascorsa a cercare di tirare su la cena o il pranzo per il giorno dopo, si è trasformata in un evento memorabile, grazie anche al fatto che la scena è stata ripresa, condivisa sul web e l’uomo e l’orso hanno così avuto il loro momento di fama.
“Ero a pesca di salmone rosso nella remota Alaska. Un orso bruno ha preso la mia preda. Nessuno, però, si è fatto male”, ha raccontato il protagonista del filmato.
Nel video, diffuso dall’agenzia Reuters e ripreso da diverse testate, si vede chiaramente il pescatore che cerca di rimanere fermo per non spaventare l’animale e non suscitare in lui reazioni di difesa. Ma l’orso sembra interessato, più che a lui, proprio al pesce che sta cercando di tirare su. E con un guizzo degno di Lupin afferra il salmone rosso e scappa via.
E al pescatore non rimane altro da fare se non mettersi a ridere. Probabilmente anche di sollievo per il pericolo scampato. L’incontro ravvicinato con un orso non è certo cosa di tutti i giorni e non è detto che vada sempre bene.
Fortunatamente, l’orso, buongustaio, si è accontentato del salmone e così il pescatore può raccontare la vicenda, pur con il dispiacere – del tutto rimediabile, in verità – di essere stato derubato e di non essere riuscito a portare a casa l’agognata preda. C’è da chiedersi se tornerà in Alaska con lo stesso intento.
In questa estate 2020, le cronache riferiscono di altri incontri ravvicinati con orsi. In Trentino, a fine maggio, un esemplare è stato avvistato da alcuni automobilisti in Val di Non, indeciso se saltare giù dal terrazzamento verso la strada o se cambiare percorso. Solo pochi giorni prima un dodicenne aveva avuto un incontro ravvicinato con un orso alle pendici del Brenta mentre era intento a raccogliere gemme di pino mugo. Incredibile il suo sangue freddo: il ragazzino si è allontanato lentamente, senza correre. Questo, probabilmente, lo ha salvato. A giugno, padre e figlio sono stati, invece, aggrediti da un orso sul Peller, sempre in Trentino, riportando delle ferite.