Lo zenzero è un alimento ritenuto, a giusto titolo, molto benefico per l’organismo. Tuttavia il suo consumo è sconsigliabile per determinate persone.
La radice dello zenzero viene apprezzata per le sue proprietà curative, ma esistono alcune categorie di individui che farebbero meglio a non mangiarla, o a farlo in misura modesta.
Nei successivi paragrafi spieghiamo quali sono tali categorie, e perché lo zenzero potrebbe essere dannoso per loro.
In caso di gravidanza, le donne farebbero meglio a consumare lo zenzero in quantità molto limitate oppure ad evitarlo del tutto, così che tale alimento non interferisca con il funzionamento del loro organsimo.
Alcuni esperti consigliano alle donne incinte di consumarne al massimo 1 grammo, altri invece dicono che sia meglio evitarlo del tutto. Per sicurezza quindi, meglio affidarsi ai consigli di un ginecoloco prima di mangiarlo nel mentre si è in dolce attesa.
Un eventuale consumo “normale” (pari a circa 4 grammi giornalieri) o eccessivo di zenzero potrebbe peggiorare la loro condizione di acidità di stomaco e irritare l’utero temporaneamente.
Inoltre, lo zenzero in polvere potrebbe provocare mal di stomaco o gonfiore addominale, mentre la radice potrebbe aggravare la situazione di chi soffre di ulcere oppure di gastrite forte.
Secondo gli esperti, andrebbe evitato o consumato in quantità modeste anche durante la fase di allattamento.
Lo zenzero ha la capacità di contribuire a stimolare il flusso sanguigno, il che normalmente sarebbe un qualcosa da considerare positivamente.
Ma non è così per quanto riguarda le persone con problemi di circolazione: se da un lato protegge dai coaguli del sangue, in tali persone può anche causare delle emoraggie.
Inoltre, se si prendono dei farmaci contro la coagulazione del sangue, assumere lo zenzero potrebbe annullare gli effetti della cura farmacologica.
Chi soffre di diabete dovrebbe chiedere un consiglio al proprio medico prima di consumare lo zenzero.
Questa radice infatti si compone di alcune molecole che aiutano a ridurre gli zuccheri nel sangue. I valori di glicemia potrebbero abbassarsi molto velocemente, tanto da provocare problemi di salute ai soggetti diabetici.
Lo zenzero possiede degli antiossidanti, che di norma sono benefici anche per il cuore, proteggendolo dalla pressione alta.
Tuttavia, proprio a causa di ciò, se l’alimento viene mangiato in quantità normali o elevate in concomitanza con l’assunzione di farmaci per problemi cardiaci, potrebbero esserci delle conseguenze negative.
Le persone con patologie cardiache che seguono una terapia farmacologica, dovrebbero pertanto mangiare zenzero in misura modesta o non consumarne affatto. Altrimenti, per via degli antiossidanti rischiano di vedersi rallentata la pressione sanguigna.
Lo zenzero aiuta a contrastare la cattiva digestione e i bruciori di stomaco, andando a stimolare la produzione di succhi gastrici.
Proprio per questo motivo, chi soffre di gastrite o ulcere dovrebbe consumarne in misura ridotta. Oppure non mangiarne affatto, se ne soffre in maniera grave.
Inoltre, coloro che seguono una cura farmacologica contro la gastrite o le ulcere dovrebbero chiedere consiglio ad un medico, per verificare che non ci siano rischi per quanto riguarda l’eventuale concomitante assunzione dello zenzero.
I soggetti che nel giro di pochi giorni dovranno sottoporsi a un intervento chirurgico farebbero meglio a evitare il consumo di zenzero. Questo alimento ha infatti come effetto collaterale la possibilità di causare ematomi ed emorragie.
Inoltre, nella fase successiva all’operazione sarebbe meglio chiedere a un medico se convegna o meno consumare tale alimento.
Anche chi ha il colon irritabile dovrebbe limitare significativamente l’eventuale assunzione di zenzero.
Il motivo è il seguente: questa radice è utile in caso di stipsi e diarrea, ma chi ha problemi al colon potrebbe accusare i seguenti problemi: gonfiore intestinale, produzione di gas intestinali, diarrea.