Il salmone è il pesce nordico preferito dagli italiani, non solo per il suo sapore unico e delicato, ma anche per i numerosi benefici per la salute che ci porta. Il salmone può essere consumato fresco o affumicato, e quest’ultimo modo ha i maggiori benefici per il nostro organismo. Il salmone fa bene o fa male al colesterolo? Nei paragrafi seguenti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere.
È opinione diffusa che il salmone faccia male al colesterolo a causa del suo alto contenuto di grassi, ma la verità è che i grassi contenuti in questo pesce sono particolarmente utili per la nostra salute. Il salmone contiene un’alta percentuale di colesterolo HDL, che è buono, che previene le malattie cardiovascolari e abbassa i livelli di colesterolo LDL, che è cattivo.
Oltre a questo, questo alimento è particolarmente ricco di acidi grassi Omega3, ritenuti essenziali per la salute del cuore e delle arterie. Con questo possiamo tranquillamente affermare che il consumo abituale di salmone può mantenere la quantità ottimale di colesterolo nel sangue e favorire la salute del nostro organismo. Il salmone è considerato un alimento completo perché contiene anche sali minerali, proteine e grassi di buona qualità. . Tuttavia, si sconsiglia di consumarne in eccesso in quanto contiene alte dosi di cloruro di sodio.
Con circa 185 calorie per 100 grammi di prodotto, il salmone è un’ottima fonte di proteine che può essere abbinata a una varietà di piatti. Per evitare che questo pesce aggiunga troppo cloruro di sodio alla dieta, si consiglia di abbinarlo a verdure fresche non salate.
Questo pesce del nord non si mangia tutti i giorni, ed è buona abitudine sfruttarne i benefici senza problemi. Sconsigliato con altri cibi grassi come panna o burro.
Il salmone è ricco di omega 3, acidi grassi che hanno un fondamentale effetto protettivo sul sistema cardiovascolare, abbassando il livello di colesterolo cattivo nel sangue e abbassando la quantità totale di trigliceridi.
Gli Omega 3 apportano anche altri benefici al nostro organismo, infatti possono abbassare la pressione sanguigna, migliorare la circolazione sanguigna e prevenire l’aterosclerosi. Quindi, come saprai leggendo questo articolo, il salmone non fa assolutamente male al colesterolo, anzi aiuta ad abbassare il livello di colesterolo cattivo, oltre a portare tanti altri benefici al nostro organismo.
Pertanto, può essere considerato un alimento a basso indice glicemico.
L’indice glicemico di un alimento non è determinato solo dalle sue proprietà o dai carboidrati. La velocità con cui lo zucchero viene assorbito, e la velocità con cui il glucosio sale nel sangue, dipende anche dalla presenza di proteine, grassi, fibre e acqua nell’intero pasto, e quindi anche dalla presenza di cibi che si mangiano insieme.
Grassi e proteine, fibre e troppa o poca acqua possono rallentare la digestione e aiutare ad abbassare l’indice glicemico di un pasto.