L’importanza di una corretta alimentazione non è importante solo per una questione di linea, ma incide in maniera molto importante anche sulla gestione di determinate e specifiche malattie o disturbi, ad esempio per i diabetici, che devono adottare una dieta solitamente più selettiva (anche se meno rispetto a qualche anno fa).
Da malattie come il diabete non si può “guarire” ma è possibile comunque vivere senza particolari problemi se si è in grado di gestire i picchi glicemici, discorso non troppo differente per chi soffre di colesterolo alto, che porta a rinunciare o limitare gran parte degli alimenti percepiti come grassi e particolarmente raffinati. I biscotti integrali sono una buona soluzione?
Quando si legge “colesterolo alto” viene in mente immediatamente la presenza di una forma di grasso, nella fattispecie una molecola lipidica che in realtà è presente sotto due “forme” nell’organismo, il colesterolo LDL è la forma “cattiva”, che è quella che tende ad accumularsi nelle arterie, provocando nel tempo problematiche come infarti ed ictus, mentre il colesterolo HDL, quello “buono”, si occupa proprio di limitare l’azione della controparte, aiutando a smaltire quello in eccesso verso il fegato. Valori alti di colesterolo LDL sono causati da fattori genetici ma anche da stili di vita, alimentazione inclusa.
Alimenti semplici, magari biologici, sono sicuramente indicati per contrastare se non limitare l’azione del colesterolo “cattivo”. I biscotti integrali sono decisamente utili grazie al loro contenuto di cereali poco raffinati, uniti ad un elevato potere saziante. Tuttavia bisogna fare attenzione: spesso i biscotti così definiti contengono comunque un apporto di zucchero, quindi bisogna accuratamente controllare la confezione.
I migliori cereali per combattere il colesterolo alto risultano essere l’avena e l’orzo, che oltre a non contenerne, durante il processo digestivo aiutano a “controllare” ed espellere la variante LDL dall’organismo.