L’asciugatrice è un elettrodomestico che, come indica lanomenclatura, è specificatamente realizzata per rimuovere le tracce di umidità dai tessuto, il più delle volte viene utilizzata in maniera complementare alla lavatrice, del resto i due elettrodomestici sono costituiti in molti casi da una struttura cilindrica ed un oblò per l’inserimento dei capi.
Il funzionamento prevede lo sviluppo di una circolazione di area da un ventilatore interno che viene riscaldata attraverso un motore. Alcuni modelli funzionano a centrifuga, ossia senza l’ausilio di aria riscaldata ma asciuganao i capi d’abbigliamenti esclusivamente con la forza centrifuga, mentre molti altri modelli utilizzano la condensazione per l’asciugatura.
In tutti i modelli di asciugatrice l’acqua accumulata dai vestiti viene stipata in un contenitore adibito allo scopo, che viene rimosso autonomamente attraverso lo scarico oppure molto più frequentemente in maniera manuale, essendo in molti casi presente una sorta di “cassetto” contenente la quantità di acqua accumulata che viene generalmente gettata nello scarico, come rifiuto in tutto e per tutto.
L’acqua dell’asciugatrice può essere assolutamente riciclata in molti modi, ma può essere addirittura più indicata rispetto alla normale acqua corrente. Questo perchè è demineralizzata (ma non distillata, essendo presenti impurità al suo interno) ma procedendo con un semplice filtraggio, attraverso un colino a maglie strette, una garza oppure un semplice tessuto di cotone, è possibile sfruttare questo liquido per vari scopi.
Non è consigliabile invece utilizzarla per il ferro da stiro proprio perchè non totalmente distillata: eventuali impurità potrebbero compromettere il funzionamento del ferro da stiro.