Lifestyle

Un ortaggio crudo per aiutare il pancreas: ecco quale cercare

Parte dell’apparato digerente, il pancreas si trova poco sopra l’addome, dietro allo stomaco e vicino all’intestino tenue ed svolge principalmente due funzioni fondamentali per l’organismo: è adibito alla produzione di insulina, che regolarizza i livelli di zuccheri nel sangue ma presenta anche la cosiddetta funzione esocrina, ossia quella di “aiuto” nell’atto della digestione del cibo, attraverso la produzione di specifici enzimi.

Cos’è?

Fin dall’antichità è riconosciuta la sua funzione per contrastare le malattie come il diabete che, com’è noto, si manifesta quando l’organismo non riesce a produrre insulina in modo corretto oppure in quantità non sufficienti. Il disturbo più comune relativo al pancreas risulta essere la pancreatite, ossia una infiammazione e può essere causata da un’alimentazione scorretta, ingente uso di alcol, fumo oltre che dai calcoli biliari, ancora più grave risulta essere il tumore al pancreas,

Un ortaggio crudo per aiutare il pancreas: ecco quale cercare

Con dei casi in aumento progressivo di questa malattia, appare particolarmente importante adottare uno stile di vita sano, anche se è bene ricordare che nessun alimento può considerarsi “antitumorale” in senso stretto ma alcuni possono svolgere una funzione di prevenzione in vista della malattia.

Un ortaggio spesso sottovalutato ma estremamente utile anche per contrastare l’incedere di cellule tumorali nel pancreas, il sedano che spesso viene utilizzato come condimento ed indicato come un’eccellente fonte di fibre ed un valido alleato per il sistema circolatorio, viene considerato un ottimo rimedio per rallentare e quindi prevenire lo sviluppo di cellule tumorali all’interno dell’organo grazie al “lavoro” dell’apigenina, da anni al centro di molti studi piuttosto approfonditi: alcuni di questi hanno effettivamente confermato la capacità dell’apigenina di ridurre la possibilità di contrarre un tumore l’assorbimento del glucosio e il ciclo di formazione di cellule malate, oltre che a una importante capacità di indurre la cosiddetta “morte preventiva” delle cellule in questione.

Queste proprietà possono ridurre fino al 20 % il manifestarsi di questo tipo di disturbo, consumando moderate quantità di sedan, sopratutto se crudo, nella dieta.

Vincenzo Galletta