Salute

Mangiare basilico cotto, quali sono gli effetti? Ecco la risposta

Il basilico è una delle principali piante aromatiche che non possono mancare in una qualsiasi forma di alimentazione mediterranea che si rispetti, e di riflesso risulta essere anche una delle principali piante aromatiche naturalmente diffuse in gran parte della zona mediterranea, dove cresce praticamente da sempre, ed è conosciuta anche per le capacità officinali e mediche anche dalle civiltà più antiche. Pur non essendo nativa dell’Europa (molto probabilmente ha origini indiane) il basilico si presta a tantissimi utilizzi, e molti lo gradiscono anche crudo. Ma quali sono gli effetti nel consumare il basilico cotto?

Mangiare basilico cotto, quali sono gli effetti? Ecco la risposta

E’ una pianta annuale, nota con il nome scientifico di Ocimum basilicum e fa parte della famiglia delle Labiate, particolarmente rapida nello sviluppo ed adatta a gran parte dei contesti di crescita di tipo mediterraneo. Pianta che necessita di un apporto di luce adeguato ma che soffre le innaffiature eccessive, ha ottime proprietà nutrizionali come un ottimo apporto di sali minerali e diverse vitamine.

In generale un consumo moderato di basilico garantisce un’azione drenante e depurativa,ma è dotato anche proprietà antinfiammatorie e digestive, grazie soprattutto all’azione antiossidante, data ad esempio dal magnesio.

Quasi sempre viene “scartato” da chi lo considera poco gradevole al palato, a causa del forte aroma, da il “meglio” se consumato crudo in quanto la cottura sviluppa alcuni agenti tossici per l’organismo come l’estragolo e l’estragone.

Tuttavia anche consuare basilico cotto non è dannoso in quanto le quantità necessarie per andare incontro ad effetti realmente rilevanti sono poco realistiche: il basilico è talmente aromatico anche se cotto che per rendere effettivamente dannoso il consumo bisognerebbe mangiarne almeno 2 chili.

Si tratta in ogni caso di una pianta estremamente utile anche in ambito officinale, ad esempio per curare la pressione alta oppure per contrastare l’azione delle infiammazioni.

Vincenzo Galletta