Il basilico è una delle piante più diffuse e versatili utilizzate in ambito gastronomico, particolarmente presente nella cucina mediterranea, ed è riconoscibilissima sopratutto per il forte odore che sprigiona, che è anche la motivazione principale per la quale viene utilizzata.
Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, si tratta di un vegetale originario dell’India e diffuso presso tutta la zona del sud-est asiatico, ma da svariati secoli è popolarissimo in gran parte del mondo, Europa compresa.
Nell’immaginario comune il basilico si utilizza principalmente fresco, solitamente applicato alla pietanza nelle fasi finali della cottura oppure al termine di essa. Al mondo esistono svariate varianti di basilico anche se quello “italiano”, chiamato basilico classico o basilico genovese è probabilmente quello più diffuso in Europa, anche grazie ad una tendenza a svilupparsi bene a temperature comprese tra i 25 e i 35 gradi ma non riesce a “resistere” quando le temperature calano sotto i 10 gradi. Ecco perchè spesso si sceglie di conservarlo durante i periodi rigidi.
Purtrppo è una pianta che, come accennato, non è resistente contro il freddo e quello del frigo non fa eccezione: oltre ad avere la tendenza ad assorbire gli odori delle cibarie presenti al suo interno, il basilico muore dopo alcuni giorni se non opportunamente conservato. Esistono comunque vari rimedi per poter conservare questa pianta così utile e versatile.