Salute

Cosa succede a chi mangia tortellini scaduti? Ecco la risposta

I tortellini sono uno dei simboli della cucina italiana, inventati nell’odierna Emilia-Romagna quasi 1000 anni fa nelle città di Bologna e Modena, sono oggi una tipologia di alimento costituito da pasta ripiena molto diffuso anche all’estero. Per secoli la produzione di tortellini è stata esclusivamente artigianale e solo in tempi relativamente recenti, con la diffusione dei prodotti industriali, quest’ultima ha superato per numero quella “fatta in casa”.

Si tratta di una tipologia di pasta che comprende al suo interno un ripieno, costituito da uno o più ingredienti, solitamente tipologie di carne o vegetali.

La scadenza

I tortellini sono venduti essenzialmente in due tipologie differenti: la più comune è la consueta “vaschetta” contenente 2/3 porzioni, riscontrabile nel banco frigo oppure la meno comune, ma comunque presente, variante “secca” che si trova generalmente nel medesimo reparto della pasta. Per quanto riguarda la variante in vaschetta, questa presenta una data di scadenza precisa, solitamente non troppo distante dall’acquisto visto che si tratta di pasta definibile “semi fresca”. La variante secca invece presenta solitamente una durata molto più lunga, che può arrivare a qualche mese.

Cosa succede a chi mangia tortellini scaduti?

I tortellini non vannno assolutamente consumati oltre la data di scadenza, com’è logico, se la confezione non presenta segni come rigonfiamento, è possibile mangiarla a pochi giorni dalla scadenza, di fatto se dopo un’accurata ispezione i tortellini e la confezione non mostrano segni particolari, il consumo non dovrebbe causare problemi.

La presenza del ripieno tende ad accorciare il tempo utile per il consumo, dato che questi favoriscono il deterioramento causa batteri o muffe.

Eventuali rigonfiamenti sono il sintomo di una proliferazione batterica già in atto: questo porta problemi all’apparato digestivo e può portare a nausea e problemi di natura respiratoria sopratutto ai soggetti allergici. La presenza di eventuali muffe, sopratutto se di colore tendenti al rosato, indica il pericolo di eventuali danni al sistema nervoso.


Vincenzo Galletta