Quando sentiamo o leggiamo senape, solitamente ci viene in mente la salsa cremosa utilizzata in cucina, specialmente come condimento di diversi piatti, solitamente presenta un utilizzo pari a quello di maionese e ketchup, quindi per insaporire panini, patatine e quant’altro.
In realtà la senape presenta numerose tipologie, ed anche il concetto di salsa senape è differente da paese a paese. In cucina senape è utilizzata anche in grani e in polvere, variante questa molto diffusa nel Regno Unito.
La senape è conosciuta fin dai tempi antichi: in occidente greci e romani la utilizzavano come spezia ma anche come rimedio curativo, grazie alle ottime capacità antiossidanti.
Anche al di fuori del contesto “culinario” la senape può essere incredibilmente utile e polivalente: sopratutto sotto forma di polvere viene utilizzata in erboristeria ma in molti paesi viene sfruttata anche come detergente.
Uno dei più diffusi è come detergente per lavare i piatti, sopratutto nel contesto sociale attuale che prevede un consumo minore di prodotti chimici ed industriali: in varie nazioni infatti la polvere di senape è già piuttosto presente per il lavaggio delle stoviglie, visto che presenta alcuni vantaggi.
La polvere di senape può essere semplicemente utilizzata come un normale detergente per stoviglie, anche se non forma schiuma: è meglio utilizzarla asciutta in combinazione con una piccola quantità di detergente biologico/naturale. Altri rimedi prevedono l’utilizzo di senape in polvere con acido citrico e soda, ma solitamente viene utilizzata “da sola”.
Dopo aver lavorato con un po’ di olio di gomito, sarà sufficiente risciaquare con abbondante acqua calda.