Il ferro, considerabile un macroelemento, rappresenta una risorsa fondamentale per l’organismo, indispensabile per l’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo, e della mioglobina che si occupa di funzioni fondamentali del corpo umano, gestendo il ritmo dell’organismo e le sue difese. Un corretto apporto di ferro permette una crescita sana, sviluppa diverse tipolgie di enzimi ed ormoni.
L’assorbimento del ferro, che risulta anche indispensabile per la salute dei muscoli e dei tessuti, e il ferro alimentare viene contraddistinto in due tipologie, il ferro-eme e ferro non-eme.
Il ferro eme conta una biodisponibilità maggiore rispetto a quello non eme e si trova sopratutto nelle carne, a differenza di quello non eme.
Queste ultime affermazioni sono contestate sopratutto per chi segue diete vegane e vegetariane, dall’altra parte chi fa del consumo di carne un’abituale necessità si appella proprio al fabbisogno giornaliero di ferro, che può trovare proprio nelle carni un’eccellente fonte nutrtitiva. Tra le due tipologie di ferro inoltre c’è anche una notevole differenza in termini di assorbimento da parte del corpo umano, che fa prediligere le carni anche da questo punto di vista. Quale carne contiene più ferro?
Fegato
Indifferentemente da quale tipologia di animale provenga, è il fegato a detenere il primato in quanto a contenuto di ferro. E’ sopratutto quello di maiale a fornire una dose particolarmente importante, con oltre 10 mg per ogni etto di prodotto.
Carne di maiale
Segue a ruota la carne suina, che presenta dosi inferiori ma dall’elevato valore in fatto di assorbimento. Inoltre la carne di maiale fornisce anche altri minerali come fosforo, zinco, sodio e potassio.
Pollo
Importante anche se meno rilevante, il contenuto nella carne di pollo, sensibilmente più elevata rispetto a quella di tacchino. Rappresenta un’importante fonte nutritiva anche per gli sportivi.