Non mangiare finocchio: ecco le conseguenze se..

Il finocchio, conosciuto meglio come finocchietto selvatico, è un alimento imperdibile nella cucina siciliana e sarda. Pianta aromatica che si può degustare anche sotto forma di infuso per godere delle sue proprietà benefiche, in particolare in caso di disturbi gastrointestinali.

Le sue proprietà

Il finocchietto selvatico, o semplicemente finocchietto, previene da una pianta aromatica; originario delle zone mediterranee, è un alimento che si trova molto spesso lungo le coste italiane. Ingrediente molto amato in cucina, soprattutto per aromatizzare le pietanze come la carne o il pesce. Il finocchietto è molto importante non solo come spezia ma soprattutto per le numerose proprietà fitoterapiche: foglie e semi possono essere utilizzati per preparare tisane depurative e digestive. I semi sono ricchi di principi attivi interessanti per la fisiologica funzionalità di stomaco e intestino. Il finocchietto possiede diverse proprietà come:

proprietà antispasmodiche: il finocchietto selvatico aiuta a eliminare fastidiose colichette digestive dei bimbi, ed è indicato per chi soffre di dolori epigastrici dovuti a difficoltà digestive;

proprietà diuretiche: il finocchietto selvatico aiuta a sgonfiare l’organismo e facilita la diuresi;

proprietà detossinanti: per potenziarne l’effetto detox, il finocchietto selvatico può essere miscelato ad altri rimedi erboristici come il tarassaco, il carciofo e cardo mariano; così facendo si migliora il suo sapore e aumenta l’effetto drenante.

Inoltre, utilizzare il finocchietto selvatico in infuso apporta numerosi benefici all’organismo, soprattutto per coloro che lamentano disturbi più o meno gravi al tratto gastrointestinale: chi soffre di dolori epigastrici, mal di stomaco con spasmi, gastrite con bruciori può trovare beneficio da una buona tazza di infuso di finocchietto selvatico, da assaporare dopo i pasti o durante la giornata per predisporre lo stomaco.

Come si usa?

Del finocchietto si utilizzano tutte le parti in preparazioni diverse: i frutti sono usati per aromatizzare le carni grasse come ad esempio la porchetta, ma anche per i dolci casalinghi come i taralli, molto utilizzati durante un aperitivo; le foglioline fresche si usano per insaporire pesce, salse e insalate; foglie e rametti entrano a far parte della tradizione culinaria sia siciliana.

Effetti collaterali del finocchietto

I semi di finocchio, pur nella loro ricchezza e nel complessivo benefico, possono risultare potenzialmente pericolosi per la salute. La causa è la presenza, in minime quantità, dell’estragolo, sostanza definita cancerogena dall’INRAN (Istituto Nazionale Ricerca Assunzione Nutrienti), ma determinati effetti sono possibili soltanto con un’assunzione eccessiva attraverso decotti a base di semi di finocchio. Il finocchio non ha particolari controindicazioni, tranne nel caso in cui vi sia un’intolleranza alle sostanze presenti nei semi, in questo caso potrebbe provocare irritazioni e iperacidità provocate dall’olio essenziale. Anche per questo motivo, l’impiego del finocchio è sconsigliato durante la gestazione e l’allattamento.