Disturbi dello Spettro Autistico

Il disturbo dello spettro dell’autismo è caratterizzato da gravi e persistenti difficoltà nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in più livelli, tra cui deficit nella reciprocità sociale, nei comportamenti non verbali comunicativi utilizzati per l’interazione sociale e nelle competenze in via di sviluppo, nel mantenimento e nella comprensione delle relazioni. Per essere posta la diagnosi di disturbo dello spettro autistico, deve essere anche evidente che il bambino ha interessi e attività ristretti e che tende a essere ripetitivo nei propri comportamenti.

Essendo un disturbo eterogeneo, nella diagnosi, le caratteristiche cliniche individuali sono segnalate attraverso l’utilizzo dei cosiddetti “specificatori” (con o senza accompagnamento di disabilità intellettiva; con o senza accompagnamento di compromissione linguaggio; associato con una nota condizione medica/genetica o ambientale; associato con un altro disturbo dello sviluppo neurologico, mentale o comportamentale; con catatonia). Attraverso questi specificatori si è in grado di delineare meglio, all’interno della diagnosi si Disturbo dello spettro dell’autismo, le caratteristiche di quelli che prima venivano considerati disturbi differenti quali il Disturbo Autistico (autismo), il Disturbo di Asperger, il Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia, il Disturbo di Rett, il Disturbo Pervasivo dello Sviluppo non altrimenti specificato.