La cannabis a tavola: ecco l’elenco dei prodotti autorizzati

Dai biscotti all’olio arrivando alla ricotta, tutti alimenti contenenti una percentuale di cannabis. Un utilizzo che non ha nulla a che vedere con quello della sostanza usata come stupefacente.

Via libera dunque a dosi attentamente regolamentate di marijuana a tavola, con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale, il decreto che puntualizza il limite massimo di tetra-idro-cannabinolo, il principio attivo contenuto nella cannabis noto come THC. Ad annunciarlo è la Coldiretti che sottolinea che così si dà finalmente risposta alle centinaia di aziende agricole che hanno investito nella coltivazione di questo tipo di pianta, i terreni coltivati in Italia, nel giro di 5 anni, sono aumentati di 10 volte.

Il decreto del ministero della salute stabilisce in particolare che il limite massimo di THC per i semi di cannabis sativa per quanto riguarda la farina ottenuta appunto dai semini può contenere al massimo 2 milligrammi per chilo, mentre per l’olio ottenuto dai semi di canapa è di 5 milligrammi per chilo.

Un importante passo che fa chiarezza sul settore che negli ultimi anni ha visto un vero e proprio boom, dai biscotti al pane, ai taralli, dalla farina al tofu oltre che alla birra. Dalla cannabis si ricavano anche oli usati per la cosmetica, sebbene la sostanza non sia utilizzata a scopo stupefacente rimangono però alcuni dubbi sugli effetti per la salute ma è sicuramente una bella notizia per gli agricoltori.