Dopo vent’anni di precariato arriva il posto fisso, ma lei è già in pensione

Una storia che vorrebbe far sorridere. E a tratti si ride anche.

Ma è un sorriso amaro. Una insegnante, dopo vent’anni di precariato, si è vista, finalmente, assegnare l’agognato posto fisso, ma ormai è già andata in pensione.

Quando si dice la beffa del destino. Un sogno sfumato solo per pochi mesi.

Arriva il posto fisso. Ma è tardi

La storia, raccontata dal quotidiano La Nazione qualche giorno fa, è quella, assurda, occorsa a Paola Fortunati, 67 anni, docente di diritto e giornalista.

Due concorsi vinti, l’impossibilità di spostarsi per via dei genitori anziani, vent’anni di precariato, ovvero supplenze annuali nelle scuole superiori della provincia di Pistoia.

Da settembre, finalmente, così le è stato comunicato, il posto fisso.

Peccato che lei da luglio sia ufficialmente in pensione. Del resto, superata una certa età, è un legittimo diritto quello di potersi, finalmente, godere un po’ la vita.

Fine carriera da precaria

E infatti da settembre sarà così, per lei. Ma rimane il dato amaro sul come la sua esperienza professionale si sia conclusa: da precaria. E tutto solo per una manciata di mesi.

Rimangono, in ogni caso, i ricordi degli anni passati tra i banchi di scuola, anni in cui, pur non essendo di ruolo, ha comunque fatto un grande lavoro, spendendosi come gli insegnanti con il posto fisso. Paola Guglielmi ne è soddisfatta, spiega nel virgolettato dell’articolo su La Nazione, e oggi può fare il conto di quanti suoi ex studenti ci siano tra le sue amicizie social.

Un segnale, evidentemente, di quanto la sua figura da insegnante, seppur non di ruolo, sia stata apprezzata. Del resto, agli studenti bastano alcune ore di lezione per capire quanto un docente valga. Si intuisce dalla passione, dallo sguardo attento e dal ragionamento arguto.

“Sconcertante – racconta lei oggi con malcelato sarcasmo – ottenere il ruolo dopo essere andata in pensione”.

Una vicenda che ha dell’assurdo. Ma, in un’Italia sempre alle prese con marchingegni burocratici complessi, capita anche questo.