Cani e climate change: ecco come il cambiamento climatico può influire sul cane

Il cambiamento climatico che stiamo vivendo ormai da qualche anno non tocca soltanto noi esseri umani. Gli animali di ogni specie, non solo la razza umana, è sottoposta ad uno stress e a delle modifiche del proprio stile di vita legate e dipendenti dal cambiamento climatico. Forse non ci pensiamo troppo, o non ci facciamo troppo caso, ma l’impatto di questo fenomeno può essere davvero importante anche sui nostri animali domestici. Lunghe estati di caldo afoso e temporali improvvisi, forti venti e piogge torrenziali possono spaventare il cane così come le persone. Proviamo qui a spiegare come il climate change può influire sul benessere del nostro cane.

Cani e climate change: ecco come il cambiamento climatico può influire sul cane

Non c’è da stare troppo allegri se pensiamo agli effetti che il cambiamento climatico può avere sul nostro cane. La recente tavola rotonda promossa da MSD Animal Health ha fatto venir fuori uno scenario di moltiplicazione delle situazioni di malessere per i nostri animali domestici. Il cane, in effetti, non è un animale abituato alle situazioni meteorologiche estreme e a condizioni problematiche per quanto concerne fenomeni atmosferici importanti. Anzi, queste creano nel cane stati di ansia e paura che possono provare l’umore del cane, ma non solo.

Comunque, partendo dai fenomeni atmosferici, i primi da tenere d’occhio sono i forti temporali: i flash dei fulmini e i rombi fragorosi dei tuoni possono spaventare il cane al punto da fargli cercare un posto dove nascondersi. La pura è normale ma serve stare accorti perché se gli episodi si ripetono frequentemente si potrebbe arrivare da una reazione eccessiva, con abbai forti, tentativi di fuga e forti stati d’ansia. In queste situazioni è importante fare capire al cane che siamo accanto a lui: situazioni del genere col cane in solitudine possono essere ancora più problematiche. Se siamo con il cane, comunque, basta mettergli una mano sulla testa, e fargli sentire la propria voce, come per ricordargli che con noi accanto non hanno da temere nulla. Bisogna quanto più possibile evitare che il cane arrivi a reazioni estreme, perché la letteratura veterinaria incomincia ad avere episodi preoccupanti come il salto dalla finestra o il tentativo di aprire porte di casa fino a causarsi ferite da soli. È fondamentale non sottovalutare i rischi ed osservare bene il proprio cane quando occorrono questi eventi.

Ma così come il vento e i temporali possono impaurire il cane, anche l’eccessivo caldo può farlo diventare irrequieto il nostro amico, soprattutto se ha già una certa età. I cani che hanno un giardino iniziano a scavare buche cercando il fresco o ansimando, quelli in appartamento diventano invece spesso nervosi perché non trovano una soluzione al proprio disagio.  Ma gli effetti del cambiamento climatico cominciano ad essere importanti anche nella gestione dei parassiti. La  leishmaniosi ad esempio era classificata come malattia esotica in tutto il nord Italia non meno di 20 anni fa, mentre oggi è considerata un pericolo praticamente in tutto il territorio nazionale, e per gran parte dell’anno. Anche le malattie trasmesse dalle zecche sono in crescita, e anche le zecche iniziano ad essere trovate sul manto del cane durante tutto l’anno, quando fino a poco tempo fa erano un fenomeno prettamente estivo e primaverile. Non esitate a contattare il vostro veterinario per capire come difendere al meglio il vostro amico dal cambiamento climatico e dalle sue conseguenze.