Mettere il sale prima nella pasta prima che bolle: ecco cosa succede

Una delle domande che ci siamo sempre posti è: ma quando va messo il sale nella pasta? Prima o dopo che bolle? Ma ci siamo mai chiesti da dove deriva questo quesito? Andiamo ad analizzare nello specifico la questione!

Due correnti di pensiero 

Sembra un qualcosa di estremamente filosofico ma è più una questione “elementare” a tratti quasi comica: o saliamo subito l’acqua così non corriamo il rischio di dimenticarcene, o aggiungiamo il sale quando sole così arriva in temperatura più velocemente. Ma qual è la verità? Entrambe le teorie hanno delle pezze d’appoggio: a volte anche chi mette il sale subito sostiene che così l’acqua bolle prima, e lo deduce da una semplice osservazione. Quando si fa il contrario, infatti, cioè quando si getta il sale nell’acqua molto calda, l’ebollizione ha un momento di ulteriore potenziamento, l’acqua sembra bollire “di più” per effetto del sale. Uno allora dice: il sale fa bollire meglio l’acqua, quindi mettiamolo prima. In realtà è un effetto fisico/ottico, non c’entra niente con la velocità. Ma proviamo ad andare nello specifico.

Salare la pasta prima che bolle

Come abbiamo già ribadito è un ottimo metodo per non farci dimenticare uno dei processi più importanti per avere un ottimo sapore della nostra pasta. Per l’italiano abituato piuttosto spesso all’atto rituale del “piatto di pasta”, il gesto del pugno di sale grosso nell’acqua fredda evita il corto circuito del déjà vu, e può anche capitare di salare la pasta più volte (storia realmente accaduta). Ad avvalorare questa scelta che potremmo definire preventiva e scaccia-pensieri c’è anche la scienza: H2O + NaCl (a 12°C, temperatura media dell’acqua del rubinetto) dicono riesca ad aumentare il punto di ebollizione dell’acqua e questa temperatura più alta cuoce voluttuosamente i nostri tortiglioni.

Salare la pasta dopo l’ebollizione

Secondo alcuni studi possiamo affermare che la maggioranza della popolazione italiana, butta il sale nella pentola solo dopo l’ebollizione della pasta. Seguendo questa scuola di pensiero si dice che si risparmi energia, visto che l’acqua senza sale bolle più in fretta rispetto al metodo che abbiamo illustrato precedentemente.

Possiamo sicuramente affermare che la differenza tra i metodi qui sopra illustrati è davvero minima. Dubitiamo che riesca a fare la differenza lo 0,17°C per litro d’acqua di innalzamento della temperatura nel caso di salatura prima dell’ebollizione. Sta di fatto che è necessario che il sale resti nella pentola abbastanza a lungo per sciogliersi nell’acqua e insaporire la pasta.

Qual è la cosa giusta da fare quindi?

Semplicemente è una questione di abitudine. Alla fine ciò che cambia è quasi nullo, quindi lasceremo il dibattito sempre aperto. Potremmo continuare a parlare delle differenze e dei vari processi chimici nello specifico, ma la cosa importante è che il sale va messo, non importa se prima o dopo che l’acqua bolle, basta che ci sia!