Qual è il miglior momento per mangiare pesce? Ecco la verità

Secondo gli esperti è importante beneficiare delle qualità nutrizionali del pesce almeno due volte a settimana. Il motivo principale è quello di sfruttare i benefici nutrizionali del pesce, in particolare degli Omega-3, alcuni dei quali importantissimi per il sistema nervoso e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. I pesci grassi contengono gli omega 3 a catena lunga  importantissimi anche per il funzionamento della retina degli occhi e delle reti neuronali. Ma il pesce è anche una grande riserva di proteine (A, D E) e minerali come lo iodio, lo zinco, il selenio,…

Purtroppo anche i pesci possono essere contaminati da sostanze inquinanti come le diossine, o il metilmercurio, con effetti negativi sulla salute dell’uomo. I PCB (policlorobifenili) e le diossine si trovano preferenzialmente nei pesci più grassi (anguille), il mercurio invece è accumulato dai grandi predatori pelagici come il tonno o il pesce spada.

Ecco la lista dei pesci che rientrano nella categoria “pesce azzurro”:

La sardina (Sardina pilchardus)

L’aringa (Clupea harengus)

L’alice o acciuga (Engraulis encrasicholus)

Lo sgombro (Scomber scombrus)

L’aguglia (Belone belone)

Lo spratto o papalina (Sprattus sprattus)

L’alaccia (Sardinella aurita)

Il lanzardo (Scomber colias)

La costardella (Scomberesox saurus)

Il suro (o sugarello) (Trachurus trachurus)

Il pesce sciabola o spatola (Lepidopus caudatus)

La lampuga o corifena (Coryphaena hippurus)

Infine ecco qui un elenco di “regole” da seguire per beneficiare di tutti i nutrienti presenti nel pesce e minimizzare i rischi di sovraesposizione ad alcuni agenti contaminanti:

  • Consumare pesce due volte a settimana alternando pesce grasso con un alto contenuto di omega-3 (salmone, sardine, sgombri, aringhe, trota affumicata) e pesce magro.
  • Variare le specie e i luoghi di approvvigionamento.
  • Evitare di consumare periodicamente l’anguilla.
  • Evitare di mangiare il pesce crudo in quanto potrebbe essere veicolo di un parassita molto pericoloso come l’anisakis. Per scongiurare questo rischio è necessario che il pesce venga abbattuto per almeno 24 ore.
  • Non mangiare pesce non fresco e quindi saper riconoscere quando un pesce è fresco e quando non lo è.

Raccomandazioni specifiche per i più sensibili a possibili contaminazioni

Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero ridurre il consumo di pesce poichè il cervello del bambino è particolarmente sensibile all’azione tossica dei contaminanti chimici, in particolare il metilmercurio e i PCB.

Mai ordinare pesce di lunedì

In base a quanto asserisce lo chef stellato Anthony Bourdain, autore del bestseller Kitchen Confidential, la maggior parte dei ristoranti riceve gli ordini di pesce il giovedì o il venerdì in vista del weekend, e poi di nuovo il martedì per la settimana entrante. Succede quindi che il lunedì spesso si smaltiscono gli avanzi del fine settimana, ma il pesce fresco mantiene intatte le proprie qualità per tre giorni al massimo. Per evitare disavventure, comunque, potete sempre chiedere da dove viene il pesce e quando è stato acquistato.