Fuoco di Sant’Antonio:la riattivazione del virus è più frequente nelle persone anziane!

La riattivazione del virus è più frequente nelle persone anziane o immunodepresse. La severità dell’Herpes zoster e delle sue complicazioni aumenta nelle persone oltre i 50 anni.

Il fuoco di Sant’Antonio si manifesta sotto forma di eruzione cutanea dolorosa che, dopo qualche giorno secca formando croste che alla fine si staccano. L’eruzione è accompagnata da una forte sensazione di bruciore e/o dolore. Le complicazioni del fuoco di Sant’Antonio in forma acuta, possono essere gravi, in particolare in presenza di infezioni oculari che comportano un rischio di cecità qualora non siano trattate. Settimane o mesi dopo la guarigione dell’eruzione, può insorgere uno stato doloroso cronico. Nel 20% dei malati oltre i 65 anni, questo stato permane per più di 3 mesi (nevralgia post-zosteriana).È consigliabile prevenire la varicella, vaccinando i bambini e gli adulti che non hanno immunità con il vaccino contro la varicella.Esiste un nuovo vaccino contro l’herpes zoster, che è preferibile rispetto a quello precedente (contenente virus vivo indebolito). Il vaccino nuovo è un vaccino ricombinante. I vaccini ricombinanti contengono solo parti di un virus. Il vaccino nuovo è consigliato per le persone sane di età pari o superiore ai 50 anni, indipendentemente dal fatto che abbiano avuto o meno la varicella o l’herpes zoster o che abbiano ricevuto o meno il vecchio vaccino.Il nuovo vaccino ricombinante contro l’herpes zoster viene somministrato in due dosi, iniettate per via intramuscolare a 2-6 mesi di distanza e almeno 2 mesi dopo la somministrazione del vecchio vaccino (con virus vivo indebolito).Il vaccino ricombinante riduce in modo significativo le probabilità di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio e la nevralgia In caso di fuoco di Sant’Antonio, l’assunzione di farmaci antivirali può ridurre il rischio di nevralgia posterpetica.