Gli orecchioni:la sintomatologia regredisce nell’arco di una settimana!

Il sintomo caratteristico degli “orecchioni” è la tumefazione di una o entrambe le ghiandole parotidi, che conferisce al volto la conformazione tipica da cui il nome «orecchioni».

Dopo un periodo di incubazione che va da due a quattro settimane, le prime manifestazioni a presentarsi sono febbre, mal di testa, dolori muscolari e perdita di appetito. A 1-2 giorni di distanza si avverte il rigonfiamento delle ghiandole, che talvolta può interessare anche le sottolinguali e sottomandibolari, con conseguente dolore alle orecchie e in fase di masticazione.

Generalmente la sintomatologia regredisce nell’arco di una settimana, fino alla totale guarigione dalla malattia. Si stima che circa un terzo delle infezioni non comporti segni evidenti bensì manifestazioni aspecifiche a livello delle vie aeree superiori (faringe, laringe, trachea). In certi casi, invece, la parotite può causare danni permanenti nei bambini quali perdita di udito, epilessia e paralisi dei nervi facciali.

I vaccini MOR sono stati sviluppati in modo d’aver sia la migliore efficacia e sia la miglior tolleranza possibile.
Una reazione cutanea nel luogo dell’iniezione è possibile ma rara.
Circa 1 bambino su 10 reagisce con la febbre, a volte (2-4 casi su 100) con delle macchie rosse sulla pelle o un rigonfiamento delle ghiandole salivari. Quando queste reazioni sopravvengono, appaiono circa 7-12 giorni dopo la vaccinazione.

La febbre molto alta può provocare delle convulsioni febbrili in circa 1 bambino su 3000, è dunque importante il controllo della temperatura.
Il vaccino MOR può provocare un abbassamento transitorio delle piastrine ematiche (circa 1 bambino su 30’000), con il rischio di emorragie (in particolare ematomi sotto la pelle); occorre sottolineare che questa complicazione è molto più rara rispetto alle complicazioni dovute al morbillo o la rosolia (1 su 1000).

Gli effetti indesiderabili gravi sono estremamente rari (meno di 1 per milione). Altri problemi sono stati segnalati dopo queste vaccinazioni, ma talmente raramente (meno di 1 per centomila o per milione) che è difficile di stabilire se sia il vaccino all’origine del problema.

È importante sapere che i vaccini MOR non sovraccaricano il sistema immunitario e non aumentano il rischio di sviluppare in futuro allergie, autismo o malattie infiammatorie e autoimmuni.