COLPO DELLA STREGA. I SINTOMI, COME AGIRE E COME PREVENIRE!

Alla base di un colpo della strega occasionale, di norma, non ci sono condizioni patologiche acute o croniche e, nonostante il dolore molto intenso ad esso associato, l’evento non comporta danni specifici ai muscoli paravertebrali coinvolti, né per la salute in generale. Non si verificano strappi, né si sviluppano ematomi. Non c’è il rischio di danneggiare i dischi intervertebrali, né i nervi circostanti. Tutto si limita all’insorgenza di una forte contrattura , non necessariamente commisurata né all’entità del movimento né agli sforzi imposti ai muscoli e legata più all’“impreparazione” dei distretti muscolari sollecitati che agli stimoli applicati.

Quando, invece, episodi di colpo della strega si ripresentano più volte nell’arco dell’anno, in concomitanza con una particolare attività, stress muscolari o in circostanze differenti, è importante rivolgersi al medico (preferibilmente un ortopedico esperto di patologie della colonna vertebrale) per approfondire la situazione con eventuali esami e indagini strumentali e verificare la possibile presenza di malattie vertebrali o discali, o altri disturbi specifici che possono favorire l’infiammazione/contrattura della muscolatura lombare.
A rischiare maggiormente il colpo della strega sono soprattutto le persone con muscoli lombari poco elastici e tonici per ragioni costitutive o a causa di uno scarso allenamento, di uno stile di vita sedentario e/o del mantenimento protratto di posture non fisiologiche, oppure chi presenta una muscolatura “stressata” da lavori pesanti o da sport/esercizi fisici non commisurata alla potenzialità individuali, soprattutto se svolta in ambienti freddi.In caso di colpo della strega acuto, una misura immediata efficace è sdraiarsi sulla schiena. Per raddrizzare la schiena, poggiare i polpacci su una sedia o una poltrona (in modo da formare un angolo di 90°). [3] In genere si consiglia di sdraiarsi su una superficie dura, anche per dormire!