Donne, quali sono le più cattive dello zodiaco?

Siamo abituati a gestire le nostre emozioni, sopratutto per quanto riguarda quelle che è opportuno tenere nascoste per evitare problemi di sorta, ma è innegabile che esistano persone che pur consapevoli che è opportuno comportarsi sempre bene, non vogliono o non riescono ad evitare di essere malvagie.
Per quanto riguarda il sesso femminile le cose si fanno ancora più complicate, viste le tante definizioni che la parola “cattiva” riserva loro. Ecco quali sono i segni zodiacali rivolti che si fanno meno scrupoli in assoluto:

Pesci

Forse in maniera insospettabile, la donna Pesci può essere considerata piuttosto malvagia, anche se è più che altro una questione di concezione, visto che appare tranquilla e pacifica all’inizio per poi mettere in mostra una personalità dai mille volti, “esplodendo” in un oceano di rabbia e rancore in situazioni di crisi.
Non si tratta infatti della donna che ama prendersi la responsabilità dei propri errori, e tende a colpevolizzare gli altri.

Scorpione

Segno complesso per entrambi i sessi, nella rappresentativa femminile è ancora più manipolatrice e quindi capace di ferire intenzionalmente o meno, amici, partner e conoscenti con atteggiamenti intolleranti, nervosi e che in generale provocano disagio. Conviene decisamente non fare arrabbiare una Scorpione.

Cancro

Ha un indubbio fascino innato, ma le nate sotto il Cancro mettono a dura prova la pazienza di un amico o dello stesso partner: il carisma nasconde una personalità di difficile previsione, non essendo esattamente fiduciosa verso il prossimo. Ecco perchè non sono rari episodi di gelosia, rabbia incontrollata e in generale scarsa empatia verso il prossimo.

Leone

Probabilmente quella considerata la più “cattiva” in senso generico dell’oroscopo:  l’apparenza gentile nasconde un ego decisamente tendente all’eccesso, spirito vendicativo ed un certo gusto nel manipolare anche senza motivazioni vere e proprie chi reputa in errore. Molto difficilmente accetta le critiche, ed in generale bisogna saperla trattare “con i guanti”.