Assurdo, ecco quanto valgono le 100 Lire FAO: sorprendente…

Le vecchie lire, uscite dalle nostre tasche ormai da tanto tempo, possono valere tantissimo alla soglia del 2021. Una delle monete più interessanti sono senza dubbio le 100 lire della FAO. Se hai sentito parlare di questo pezzo e vuoi scoprire quanto vale oggi, seguici nelle prossime righe di questo articolo per tutte le informazioni.

100 lire FAO: ecco cosa sapere

Quando si parla delle 100 lire FAO, si inquadra una moneta coniata nel 1979 con lo scopo di celebrare la giornata dedicata alle attività della FAO, punto di riferimento internazionale quando si parla di lotta contro la fame.

Entrando nel dettaglio delle caratteristiche di questa moneta ricordiamo che, al dritto, è presente il volto di una fanciulla con i capelli raccolti a treccia e il profilo rivolto verso sinistra. Questa figura è circondata dalla scritta “REPVBBLICA ITALIANA”. In basso, si può trovare la firma dell’incisiore, ossia Giandomenico.

Il rovescio, invece, “racconta” l’attività principale della FAO. Si può infatti vedere la figura di una mucca che allatta un vitello. Sotto all’animale, campeggia la scritta “Nutrire il mondo”. Possiamo trovare anche la specifica del valore della moneta e l’anno, ossia il 1979. In basso, si può vedere la scritta FAO.

Ai tempi, la tiratura fu di 100 milioni di esemplari. Per questo motivo, il valore non è altissimo. Parliamo infatti di 2 euro per la moneta conservata in fior di conio, ossia lo stato migliore possibile.

Questa moneta da 100 lire non è l’unico esemplare di quel periodo che vale la pena conservare. Degne di nota sono anche le 100 lire coniate per celebrare il centenario dell’Accademia Navale di Livorno. Incisa da Vallucci, questa moneta è caratterizzata, al dritto, dalla presenza di timone e ancora, sopra ai quali troneggia una corona turrita.

Al rovescio, invece, possiamo vedere il vessillio della Marina Militare Italiana e la sede della celebre accademia toscana. Dal momento che di questa moneta sono stati coniati oltre 39 milioni di esemplari, anche in questo caso si parla di un valore non altissimo. Siamo sempre attorno ai 2 euro in fior di conio.

Cosa fare, però, se si scopre di avere in casa diversi pezzi? Se si decide di venderli, è bene evitare siti generalisti come eBay e il motivo è molto semplice: non essendo specializzati, non permettono di avere garanzie in merito al controllo e alla valutazione dei singoli pezzi. Da preferire sono invece portali come Catawiki, che si avvalgono della consulenza di periti esperti.