Flavio Insinna non approva la caccia | Ora c’è chi vuole boicottarlo

Flavio Insinna non approva la caccia, anzi si mostra totalmente contrario a questa pratica e lo esprime senza paura durante una puntata dell’Eredità. Proprio per questo si è scatenata una grande polemica da parte di un’associazione nota chiamata Federcaccia. La quale ha deciso ed invitato tutte le famiglie che praticano lo sport a smettere di seguire il programma. Questa sorta di boicottaggio da parte di tutti gli iscritti a smosso addirittura alcuni componenti della Lega come il Senatore Francesco Bruzzone, il quale ha espresso il suo pensiero.

Quest’ultimo avrebbe affermato che trova:” Inaccettabile che all’interno di un canale della televisione di Stato venga permesso e tollerato che un proprio dipendente si lasci andare ad affermazioni del tutto discrezionali“. La posizione però del conduttore sembra essere categorica contro l’attività venatoria, anche se in molti si sono trovati in disaccordo. Ma allo stesso tempo ha ottenuto l’appoggio del suo pubblico che ha deciso di mandare in tendenza un hashtag solo per la sua difesa.

Flavio Insinna non approva la caccia

Gli utenti di Twitter in questione hanno deciso di aiutarlo e supportarlo con l’hashtag:” iostoconflavioinsinna”. Molti parlamentari hanno richiesto dei chiarimenti in merito a quanto ha affermato sulla pratica della caccia. Ma soprattutto un’associazione si è mostrata del tutto ferma a voler boicottare l’Eredità. Inoltre, proprio Federcaccia ha voluto scrivere una lettera da mandare al Direttore di Rai 1 e al Presidente Rai. Ma non solo anche ai membri della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

Flavio Insinna non approva la caccia

Nello scritto troviamo la firma del presidente nazionale Massimo Buconi ed è possibile trovarla sul portale ufficiale della Federazione italiana della caccia. Vi riportiamo alcuni stralci:” Egregio Direttore, […]  il conduttore Flavio Insinna si è lasciato andare a commenti discriminatori e offensivi nei confronti dell’attività venatoria e dei suoi praticanti. Il comportamento di Insinna, non nuovo a questo genere di interventi, è reso ancora più grave per essere messo in atto approfittando della propria notorietà attraverso un mezzo, quello televisivo, che gli garantisce ampio seguito e l’assenza totale di un contraddittorio sulle opinioni espresse in merito alla caccia e ai cacciatori, denigratorie di una categoria di cittadini che esercita una attività pienamente legittima, prevista e normata dalle leggi dello Stato. Una situazione ancora più inaccettabile alla luce del fatto che avviene attraverso l’uso di un canale della televisione di Stato. […]”. Voi cosa ne pensate?