Quali sono i cibi più ricchi di fibre? Ecco la particolare classifica

Sempre più persone hanno deciso di adottare rimedi e regimi alimentari “salutari”, ed in tal senso la diffusione del web ha permesso una maggiore e più semplice fruizione di informazioni relative agli stili di vita considerabili più salutari in assoluto, nonostante il proliferare delle fake news possa complicare una normale assunzione di informazioni.

In pressochè tutti i regimi alimentari equilibrati spesso figurano i cibi con un ingente quantitativo di fibre, considerate preziose alleate del nostro sistema digerente.

Cosa sono e a cosa servono?

Ma a cosa servono le fibre e cosa sono? In senso generico per fibre si fa riferimento ad un particolare tipo di elemento commestibile che non può essere scomposto a livello molecolare dal sistema digestivo. Queste sono quindi percepite come una sorta di “sostanza complessa” e andando più nello specifico sono riconosciute due tipologie di fibre, quelle solubili e quelle insolubili.

Le prime servono principalmente a rallentare il processo digestivo e quindi anche quello delle feci, visto che le fibre solubili tendono a modificare la composizione e la consistenza del cibo digerito in un composto compatto. mentre quelle insolubili hanno un ruolo esattamente opposto ossia favoriscono la digestione e quindi aiutano a regolarizzare il nostro intestino.

Quali sono i cibi più ricchi di fibre? Ecco la particolare classifica

Mediamente, è consigliato un apporto di circa 30 grammi di fibre, distribuite in modo equo tra solubili ed insolubili.

Tra gli alimenti più ricchi di fibre troviamo:

  1. Piselli
  2. Fagioli secchi
  3. Lamponi
  4. Avena in chicchi
  5. Orzo
  6. Cicoria
  7. Carote
  8. Farina di ceci
  9. Riso integrale
  10. Fichi secchi

Un apporto troppo importante di fibre può creare problemi digestivi, ritmo dell’evacuazione irregolare, meteorismo, rigonfiamento addominale e altri problemi relativi al tratto digestivo.

Il fabbisogno di fibre resta in ogni caso estremamente legato al fattore relativo al singolo soggetto, è sempre opportuno consultare il nostro medico e/o il nutrizionista.