La patata rappresenta uno degli alimenti vegetali più diffusi e apprezzati in tutto il mondo, anche se fino a pochi secoli fa la reputazione di questo tubero era tutt’altro che lusinghiera: la patata infatti proviene dal Sud e dal Centro America, e fu “riscoperta” dagli europei a partire dal cinquecento.
Iniziale scetticismo
Tuttavia per molto tempo è stata “relegata” a semplice pianta ornamentale, oppure come cibo per gli animali, principalmente perchè veniva percepita come una forma di cibo strana anche nell’aspetto, al punto che per molti anni fu considerata anche nociva. Solo a partire dal 18° secolo, anche a causa delle carestie in Europa, il tubero fu introdotto come alimentazione e gradualmente è diventato molto importante ed estremamente diffuso, sia in Europa, sia nel resto del globo terracqueo
Attenzione a mangiare patate germogliate: ecco cosa può accadere
La patata è per l’appunto un tubero, e cresce sottoterra, quindi il processo naturale comporta la germogliatura, ossia lo sviluppo di piccoli germogli sulla superficie della patata, che subentrano quando il tubero viene colpito direttamente dalla luce, a causa della fotosintesi clorofiliana, uno dei processi naturali di qualsiasi vegetale. Questo porta, nel caso della patata, la produzione di solanina, una sostanza che oltre a sviluppare la germogliataura, con il tempo fa assumere alla patata la colorazione verde.
La solanina funge da deterrente per il consumo animale e anche umano, visto che ha un caratteristico sapore amaro, il consumo di patate germogliate non “fa bene”, visto che può causare irritazione dello stomaco, nausea, vomito e malessere generale, anche se non è letale, anzi, è necessario un apporto molto elevato di patate germogliate per andare incontro a disturbi prolungati.
Quasi tutta la solanina viene sviluppata nella buccia quindi nella maggior parte dei casi basta rimuoverla normalmente, verificando eventuali difetti della polpa, per non incorrere in alcun tipo di problema.