Attenzione, ecco cosa accade a chi ha l’usanza di mangiare Philadelphia ogni giorno

Da molti anni la parola Philadelphia non identifica solo la città statunitense ma anche il famoso formaggio spalmabile, diffuso in Italia a partire dagli anni 70, ed ha trovato grande diffusione sopratutto a seguito di campagne pubblicitarie in tv. E’ stata una delle prime forme di questa tipologia di prodotto caseario di larga diffusione, di produzione industriale.

La Philadelphia moderna è contraddistinta da vari “gusti”, che hanno alla base la consueta preparazione a base di latte vaccino a panna, con la seguente aggiunta di addensanti. Spesso utilizzata come snack accompagnata dal pane, tende a dividere abbstanza distintamente tra chi la considera una buona alternativa al formaggio “casareccio”, e tra chi considera questa forma di prodotto caseario estremamente dannosa, sopratutto se consumata ogni giorno. In buona sostanza, la Philadelphia fa male?

Attenzione, ecco cosa accade a chi ha l’usanza di mangiare Philadelphia ogni giorno

 

Tra gli ingredienti spiccano le seguenti voci: Latte pastorizzato, crema di latte, sale, addensanti: alginato di sodio – carragPhiladelphia tutti i giornienina, fermenti lattici. Il procedimento, completamente automatizzato, è basato sulla coagulazione del latte vaccino attraverso dei batteri, in seguito si provvede alla rimozione parziale dei residui del coagulo del latte. Dal punto di vista nutrizionale, non è un alimento particolarmente dannoso ma l’aggiunta di addensanti può aumentare il fattore intolleranza da parte di una discreta parte della popolazione. Gli addensanti, come facilmente intuibile, servono per migliorare ulteriormente la consistenza del formaggio in questione, rendendolo particolarmente adatto ad essere spalmato sul pane.

L’apporto calorico non è dissimile da quello della ricotta: nella versione standard è pari a quasi 300 calorie per etto, valore che si dimezza nella variante light. Il consumo tutti i giorni è fortemente sconsigliato sia per l’appena citata questione calorica, ma anche per il contenuto di addensanti che comunque non sono “nocivi” ma che possono causare problematiche inerenti al sistema digestivo ed aumentare le difficoltà ad evacuare regolarmente.