Fare la spesa prima o poi, ad un certo punto della propria maturità, quasi certamente “tocca” ed è abbastanza evidente quanto può essere un fattore da questo punto di vista soprattutto nelle condizioni economiche più disparate. Fare la spesa diventa quasi una scienza per un numero di cittadini sempre più elevato anche a fronte di problematiche di tipo economico, con il costo della vita è sempre più alto. Esistono però alcune realtà, intese in città italiane dove gli aumenti nel costo della spesa sono stati più sostenuti.
Anche se l’economia di una nazione, seppur con numerose differenze come quella italiana spicca per una certa forma di squilibrio, per alcune realtà la spesa costa effettivamente di più.
Quali sono le città italiane che palesano, secondo dati piuttosto incontestabili, una forma effettiva di aumento sul costo della spesa giornaliera?
Ecco le 3 città italiane dove costa di più fare la spesa: lo sapevi?
Spesso si fa riferimento all’inflazione per generalizzare nella definizione un aumento dei prezzi ma questa pur essendo una tematica rilevante, è solo una delle dinamiche che influenzano il costo dei beni alimentari. Ad esempio a fronte di una disponibilità minore di uno specifico bene i costi tendono inevitabilmente ad aumentare secondo le più tradizionali leggi di mercato.
E una nazione da sempre molto definita e diversificata anche dal punto di vista economico come l’Italia non può che evidenziare alcune città in cui gli aumenti sono anche oltre la media nazionale.
Come evidenziato da un’unità come l’Unione Nazionale Consumatori, è sicuramente Genova la città che nel corso del primo semestre del 2023 ha fatto segnalare un generico 8,2 per cento dei prezzi facendo riferimento ai beni di prima necessità come quelli alimentari, condizione che ha portato la spesa media annua a subire un aumento calcolato di circa 1.800 euro. Al secondo posto c’è Grosseto che con un livello di inflazione locale poco più basso rispetto al capoluogo ligure ma che ha fatto comunque segnalare un aumento annuo medio per spesa di una singola famiglia superiore a 1.700 euro, se confrontato il dato con il secondo semestre del 2022.
Seguono poi a poca distanza tra di loro cittadine come Lodi, Perugia e Siena che comunque con livelli di inflazione più bassi per statistica fiero dati ISTAT si trovano a spendere circa 1400-1500 per la spesa tradizionale corrispondendo il costo dei generi alimentari relativi a quelli di una famiglia media italiana.
