Attenzione ai funghi chiodini: se non cucinati bene, potrebbero essere tossici

Con l’inizio dell’Autunno, nei boschi possiamo ritrovare finalmente, grandi quantità di funghi. Oggi andremo a vedere i funghi chiodini, che fanno parte della famiglia delle Armillaria Mellea e sono tra i più comuni, riconoscibili e anche molto buoni da mangiare.

I chiodini nascondo sui ceppi degli alberi e il loro colore cambia a secondo dell’albero su cui credono, ovviamente però hanno tutti la stessa caratteristiche, ovvero si presentano con un gambo lungo e affusolato e un cappello umbonato e carnoso con un urlo sottile, il quale è leggermente striato e arrotolato su stesso.

Attenzione ai funghi chiodini: se non cucinati bene, potrebbero essere tossici

Sono molto utilizzati in cucina, dato che è molto gustoso, hanno un sapore a metà tra il dolce e l’acidulo, lasciando così un retrogusto leggermente amarognolo.

Arriviamo però alla nota dolente, ovvero la loro commestibilità, alla quale dobbiamo fare molta attenzione, dato che come ben sappiamo, mangiare funghi velenosi, è molto pericoloso. Ma questo tipo di fungo da crudo è tossico ed essendo tra i più utilizzati al mondo, risulta essere una delle categorie che più emergono nelle cartelle cliniche  come intossicazione alimentare. La causa è una tossica proteica termolabile che troviamo al suo interno, ovvero l’emolisina.

Quindi per non rischiare alcuna intossicazione, andiamo a vedere come preparare i chiodini e mangiarli così in sicurezza, senza doverci rinunciare. La preparazione non è complessa, ma per eliminare le proprietà di questa tossina, i chiodini devono attraversare ben due processi di cottura ovvero la bollitura e la schiumatura.

Prima di cuocerli però, dobbiamo assicurarci di pulirli bene ed eliminare tutte le impurità residue dell’ambiente.  Bisogna quindi comunicare dal gambo e togliere tutta la parte inferiore con un coltello. Dopodiché bisogna sciacquarli sotto l’acqua e lasciarli in ammollo per circa 10 minuti in un contenitore con acqua e bicarbonato.

Prepariamo nel frattempo una pentola colma di acqua e portiamo all’ebollizione. Aggiungiamo poi limone e sale e riponiamo i funghi puliti, tolti dal contenitore e risciacquati di nuovo. I funghi devono essere forti per 15 minuti e durante questo tempo, si formerà una schiuma che bisogna togliere con un mestolo mestolo forato ogni volta che si forma. Dopo la cottura, possiamo scegliere come mangiarli, se metterli sott’olio o sott’aceto o anche in altre ricette che ci piacciono.