Alitalia, licenziamento di massa per 2668 in cassa integrazione

Momento sicuramente difficile per numerose famiglie italiane, quanto rivelato e divenut ufficiale nelle ultime ore: Alitalia, ex compagnia di bandiera italiana, di fatto fallita dopo diversi anni di vicissitudini e debiti divenuti troppo gravosi, ha di fatto comunicato attraverso i sindacati in contatto e direttamente al governo la lettera di licenziamento per gli oltre 2600 lavoratori ancora legati contrattualmente ad Alitalia, che erano stati messi in cassa integrazione.

Alitalia, licenziamento di massa per 2668 in cassa integrazione

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Il comunicato sull’intestazione recita testualmente “l’avvio di una procedura che determina, suo malgrado, licenziamenti per riduzione di personale” quindi si tratta di una comunicazione che evidenzia l’eccesso di personale nei riguardi della società.

Il medesimo testo ha confermato comunque la presenza nella Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) fino al prossimo 31 ottobre 2024, sospenendo poi completamente qualsiasi rapporto di lavoro oltre questa data.

Il processo non è ancora definitivo, in quanto nei primi mesi del 2024 la situazione potrebbe cambiare in vista del prossimo anno, dietro l’approvazione di una nuova acquisizione di Ita, di fatto la società aerea di trasporto civile che ha preso il posto di Alitalia, che diventerà per circa il 41 % di proprietà di Lufthansa, condizione che dovrebbe quindi portare ad un allargamento da parte dei lavoratori nei posti disponibili, all’interno di una manovra di circa 325 milioni di euro. Sicuramente una notizia che può essere considerata buona, ma che per migliaia di italiani attualmente significa l’instabilità effettiva e completa proprio in prossimità delle feste natalizie.

Lufthansa attraverso questa procedura che tutt’alpiù potrebbe essere ritardata alla prossima estate, potrebbe riservarsi il diritto di acquisire anche altre azioni di Ita, condizione che in maniera naturale potrebbe portare ad una nuova acquisizione di tipo formale e magari scongiurare il licenziamento ufficiale dei dipendenti licenziati dall’ex compagnia di bandiera.