Funerali di Giulia Cecchettin, 10 mila presenti, anche il presidente Mattarella

E’ la giornata dell’ultimo saluto alla giovane Giulia Cecchettin, una delle più recenti e sicuramente sentite forme di femminicidio sviluppate in questo 2023, che ha già visto oltre 100 donne uccise con un background per certi versi simile tanto da rientrare nella categoria, ma quello di Giulia è stato il perfetto esempio di un modus operandi estremaemente comune e radicato nel corso del tempo che ha portato l’ex compagno, il coetaneo Filippo Turetta a toglierle la vita dopo una lunga agonia. Presso la Basilica di Santa Giustina proprio in queste ore si sono tenuti i funerali di Giulia Cecchettin, che ha visto la partecipazione di oltre 10 mila persone, oltre che ovviamente dalla famiglia della giovane vittima.

E’ stato ovviamente anche il padre della studentessa a proferire parole piuttosto importanti anche per le altre potenziali vittime di femminicidio.

Proprio in questi giorni Filippo Turetta ha subito il tipico processo fatto di cattura ed interrogatorio, reo confesso del gesto.

Funerali di Giulia Cecchettin, 10 mila presenti, anche il presidente Mattarella

funerali Giulia Cecchettin

E’ stato proprio il padre Gino, ripreso dalla stampa nelle sue dichiarazioni, fornire un “appello” legando la grande risonanza mediatica che il femminicidio della giovane figlia, ad un potenziale vento di cambiamento vista la tendenza di questo fenomeno, che ha portato come detto oltre un centinaio di donne arrivare a perdere la vita in quello che è oramai un iter conosciuto fatto di gelosie, violenze, divieti imposti quasi sempre dal partner o da un parente stretto nei confronti di donne, tutto questo all’interno di un dato che è sempre molto evidente sia numericamente ma anche culturalmente parlando.

Il padre di Giulia ha fatto un appello generale agli uomini, categoria di cui ovviamente fa parte, portando la necessità di un cambio di tipo educazionale e culturale in primo luogo, e poi gradualmente portare un cambiamento. Il femminicidio è stato considerato anche dal signor Gino Cecchettin uno dei più evidenti esempi di sotto cultura che tende a svalutare le donne, portandole ad essere trattate e percepite come oggetti.

Presenti personalità dello stato come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente della regione Veneto Luca Zaia, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ed ovviamente un cordoglio popolare sia locale che nazionale che si è raccolto per dare l’estremo saluto a quella che è stata simbolicamente ringraziata dal padre Gino per gli “splendidi 22 anni passati assieme”.

Il feretro è stato ricoperto con dei campanelli così da evidenziare simbolicamente la necessità di “fare rumore” in relazione al gesto, nei confronti di altre vittime di femminicidio.