Ambientalisti a Venezia, sporcata la Basilica di San Marco: ecco perchè

Nuovo Blitz da parte di un gruppo organzzato di ambientalisti ha dimostrato in maniera piuttosto evidente nella città di Venezia, da tempo entrata nel mirino delle associazioni di rilevamento climatico, data la natura particolarissima della famosa meta turistica nazionale ed internazionale in corrispondenza di quanto effettivamente palesato dal rischio di problematiche relative alla sopravvivenza stessa della città, a causa del cambiamento climatico. Sei persone, poi intercettate e “spostate” dalla Digos, hanno imbrattato con un miscuglio di fango e cacao in polvere la famosa Basilica di San Marco.

Il gesto, ovviamente  simbolico, è stato concepito per spostare effettivamente l’attenzione sul tema climatico, sviluppato da attivisti aderenti alla campagna Fondo Riparazione, promossa da Ultima Generazione, è stata resa pubblica in tarda mattinata.

La protesta, caratterizzata da uno striscione Fondo Riparazione  è iniziata verso le 11.30.

Ambientalisti a Venezia, sporcata la Basilica di San Marco: ecco perchè

Il tema è ovviamente il livello di rischio dovuto all’innalzamento della laguna, da sempre un argomento molto delicato che interessa non solo gli ambientalisti ma anche gli stessi abitanti. Il gruppetto di ambientalisti, come detto 6 in tutti, sono stati bloccati e portati nella questura locale dopo circa 10 minuti dalla loro protesta.

Tra di loro, probabilmente anche qualche minorenne, uno di questi ha palesato la propria preoccupazione in merito all’eventualità piuttosto prossima che l’intera città possa ritrovarsi sott’acqua, nel giro di meno di vent’anni. Da parte loro è stata manifestata una grande vicinanza e preoccupazione nei confronti della città, patrimonio culturale mondiale.

Ferma condanna da parte del governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha affermato l’importanza della protesta come in ogni democrazia però ha condannato l’azione nei confronti dei monumenti storici , nazionali e di fede, ancora più duro l’attacco del senatore e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon che ha definito i dimostranti  “vandali alla ricerca di semplice visibilità”. Il tema ambientalista è stato nuovamente considerato d’attualità dall’ultimo convegno, in realtà piuttosto discusso anche per ragioni prettamente legate agli interessi, tenutosi in Arabia Saudita, denominato Cop28.