Mangiare mele con la glicemia alta, cosa succede? Ecco gli effetti

La glicemia alta non è considerabile per forza legata ad una condizione di diabete in quanto l’incapacità da parte dell’organismo di controllare il livello di glucosio del sangue può essere determinata anche da una particolare condizione genetica, un regime di farmaci particolare oppure altre patologie pre esistenti. L’alimentazione risulta essere fondamentale per “tenere a bada” questo fattore, ma le mele sono “adatte” al consumo per chi soffre di glicemia alta?

Mangiare mele con la glicemia alta, cosa succede? Ecco gli effetti

I sintomi della glicemia alta sono stitichezza, sete, perdita di peso inspiegabile, aumento dell’appetito, stanchezza, sonnolenza costanti, stimolo frequente di urinare, pelle secca e pruriginosa dovuta alla disidratazione. Quest’ultima se in uno stato avanzato, arreca difficoltà di respirazione, alle vertigini, allo stato confusionale e gli svenimenti, fino al coma nei casi più gravi. Il primo accorgimento è nell’alimentazione.

La mela contiene numerose sostanze utilissime come la pectina, una fibra alimentare solubile che è presente nella mela ma anche nei tessuti vegetali di verdura e altra frutta. Alcuni frutti ne sono più ricchi. In particolare le mele cotogne, le mele, le prugne, gli agrumi e l’uva. Se si riesce ad assumere almeno 15 grammi di pectina al giorno non è necessario ricorrere ad alcun integratore. E’ bene sapere che una porzione di due mele e un’arancia apporta circa 10 grammi di sostanza peptica. La pectina stabilizza i livelli glicemici e previene il diabete di tipo 2.

Oltre alla pectina le mele contengono nutrienti essenziali, quindi non possono essere trattate con pesticidi, quindi dovrebbero essere scelte quelle biologiche. Questo perché la buccia contiene importanti vitamine, soprattutto C e A, antiossidanti, fibre e oligoelementi. La prima cosa da controllare è il picciolo perchè se questo è verde vuol dire che la mela è stata ben conservata. Inoltre, è preferibile non scartare la buccia in quanto abbiamo detto che contiene importanti nutrienti e poi la buccia ricoperta ancora dalla pruina, ovvero la patina bianca, ci informa che la mela non è stata lavorata dopo il raccolto e quindi è simile al frutto appena colto.

In generale è meglio optare sempre per una mela non eccessivamente matura in quanto con la maturazione aumenta anche il “carico” di zuccheri.

cucinare mele glicemia