Il digiuno intermittente è una dieta che sta diventando sempre più popolare, ma che crea sempre più dibattiti tra i nutrizionisti, perchè in molti non pensano che sia un modo corretto per perdere peso, mentre altri sono favorevoli a questo nuovo sistema dietetico.
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Le discussioni su cosa possa accadere al nostro corpo, se ci siano più vantaggi o svantaggi, sono all’ordine del giorno, noi cercheremo di spiegare di cosa si tratta e se esistono dei rischi nel praticarlo.
Digiuno intermittente: ecco cosa sapere
Questa particolare dieta si basa sull’alternanza di cibi calorici a periodi di pasti normali senza restrizioni.
I benefici che derivano da questo schema alimentare sono la regolazione del glucosio nel sangue, un miglioramento dei livelli di trigliceridi e colesterolo, i livelli della pressione sanguigna e la frequenza cardiaca a riposo. Inoltre pare che possa contrastare l’azione dei radicali liberi e riesca a ritardare malattie come l’ictus, la demenza senile ed il morbo di Parkinson.
Ecco i rischi
Leggendo il paragrafo precedente sembra quasi che sia la dieta perfetta e quindi non si capisce perchè ci siano chi è pro e chi è contro, invece ai benefici elencati fanno da contraltare molti rischi per la nostra salute.
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità sottoporre il nostro organismo a periodi di digiuno mette a repentaglio la nostra salute, perchè si cambiano improvvisamente le abitudini alimentari e le cause possono essere anche molto gravi, per questo è sempre consigliabile affidarsi ad un esperto medico che saprà indicare quale è la dieta giusta, che va ricordato cambia da soggetto a soggetto.
Ricorrere a questo metodo fai da te, può far scattare disturbi come irritabilità, rabbia, difficoltà di concentrazione, mal di testa, fatica, colpi di sonno, riduzione delle prestazioni fisiche e mentali, disidratazione e insonnia.
Alcune situazioni poi risultano essere anche più pericolose, come quando si stanno assumendo dei particolari farmaci. E’ quindi sconsigliato ricorrere a questo schema dietetico e soprattutto non va applicato ad adolescenti, donne in gravidanza, in allattamento e ai bambini.