Pensioni, nuovi tagli in vista: ecco chi avrà meno soldi

Capitolo pensioni che è un tema portante per tutti i governi che gradualmente acquisiscono identità ed influenza effettiva, ed anche per il 2024 l’esecutivo Meloni ha seriamente deciso di prendere in considerazione questo argomento che importante in tutte le nazioni dotate di un welfare sviluppato ma che in particolare nel caso dell’Italia, risulta essere particolarmente “spinoso”. Sono state già rese ufficiali parti di testo della prossima Manovra che porterà delle importanti forme di cambiamento per il prossimo futuro, ma anche alcuni tagli, atti a far risparmiare diversi miliardi sulle casse dello stato.

Il nostro paese infatti attraversa condizione non positiva dal punto di vista del debito pubblico ed è naturale quanto “ingiusto” dal punto di vista del cittadino “prelevare” con dei tagli specifici a categorie lavorative, del denaro.

Quali sono le principali differenze dell’ambito pensionistico nel 2024? Chi subirà più “tagli”?.

Pensioni, nuovi tagli in vista: ecco chi avrà meno soldi

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Il cambio sarà graduale, ed interesserà circa 30mila lavoratori di specifiche, su un totale di 700mila fino al 2043 in modo quindi da ridurre gradualmente il “peso specifico” del sistema che sta nuovamente cambiando. Attualmente il sistema contributivo, che è stato adottato a metà degli anni 90 risulta essere eccessivamente penalizzante sia per lo stato ma anche per buona parte dei lavoratori, che sempre più spesso fanno ricorso al sistema di pensionamento anticipato.

Quindi gli anni lavorati dai primi anni 80 fino al 1995, ossia fino al primo grosso cambiamento pensionistico, avranno un valore contributivo minore, proprio perchè il sistema è attualmente non sostenibile (in realtà non lo è mai stato) ed è stato aggravato da una condizione generale eccessivamente penalizzante (anche se le pensioni anticipate saranno mantenute).

In particolare alcune categorie di medici e insegnanti saranno penalizzati e acquisiranno quindi un taglio di circa 2700 euro su base annua 2.767 euro mentre per varie categorie di insegnanti il “taglio” annuo (applicato nel 2025, in ogni caso) sarà intorno ai 700 euro, mentre salirà a 1.333 euro per i 300 iscritti alla Cassa di previdenza degli Ufficiali giudiziari.

Per quanto riguarda il 2024 alcune modifiche al sistema in modo da “pesare” meno sono state già concepite ma non ancora ufficializzate, ad esempio per non incentivare troppo il sistema di pensione anticipata è stata concepita l’idea di far ottenere un apporto pensionistico sensibilmente minore mentre chi avrà sufficienti requisiti per la pensione di vecchiaia (che resterà legata ad un età minima di base di 67 anni ed almeno 20 di contributi) l’assegno pensionistico dovrebbe risultare più vantaggioso.