Cosa succede a chi beve birra con il colesterolo?

La birra risulta essere una delle bevande più diffuse ed apprezzate al mondo, spesso radicata nelle culture locali dei paesi dov’è particolarmente diffusa: quella che oggi chiamiamo birra è di fatto la versione “moderna” di un tipo di bevanda un tempo molto diversa ma particolarmente diffusa fin dai tempi antichi, visto che qualsiasi tipo di sostanza basata sui cereali può essere portata alla fermentazione.

La storicità della birra

Le prime bevande di questo tipo hanno iniziato a diffondersi in Mesopotamia e in Egitto oltre 3000 anni prima di Cristo, dove aveva un significato sacro ed importante per le funzioni religiose, ma era considerata anche un ottimo nutriente in carenza di cibo. Presente anche nei testi biblici, la birra ha mantenuto uno status “popolare” anche nel medioevo dove spesso veniva consumata al posto dell’acqua anche dai più piccoli. Con le moderne tecnologie la birra ha iniziato ad essere prodotta su base industriale, diversificando le tipologie che in quasi tutti i casi prevedono la presenza di malto d’orzo e luppolo.

Cosa succede a chi beve birra con il colesterolo?

Si tratta quindi di una bevanda molto importante anche dal punto di vista culturale, anche se spesso il suo consumo viene associato ad uno stile di vita piuttosto poco salutare, sopratutto per la presenza di alcol tipologia di ingredienti che sono sono stati soggetti a fermentazione.

Nonostante un certo “ostracismo” da parte dei salutisti, la birra non provoca particolari problemi ad un organismo sano, se consumata in piccole quantità, anzi può addirittura avere effetti benefici, ad esempio sul livello di colesterolo del sangue: un recente studio cinese ha infatti effettuato un test su svariate decine di persone, che ha messo in evidenza l’effetto antoissidante contenuto nella birra, che se assunto in dosi moderate (una bottiglia piccola al giorno) può favorire il lavoro del colesterolo “buono”, ossia quello HDL, che ostacola proprio la comparsa di quello “cattivo”, definito LDL.