Cosa succede a chi mangia uova con il colesterolo? Ecco le conseguenze

Da anni è oramai conclamato il legame tra elementi dello stile di vita e lo stato di salute, ecco perchè negli ultimi decenni numerosi studi hanno evidenziato in modo sempre più importante il ruolo dell’alimentazione per il benessere degli esseri umani. “Siamo ciò che mangiamo”, recitava un vecchio detto che non di discosta più di tanto dalla realtà delle cose, e ciò è dimostrato dal numero di persone che soffrono di patologie sempre maggiormente legate al cibo, sopratutto nei paesi definibili “ricchi”.

Gli ultimi anni hanno messo in evidenza un numero sempre maggiore di persone che devono convivere con livelli di colesterolo più alti o comunque più “ballerini”, ricordando che per la maggior parte delle persone è sufficiente una dieta “accorta” a determinati cibi.

Uova

Ciò che fa “lievitare” i livelli di colesterolo “cattivo” definito LDL, che si contrappone a quello “buono”, l’HDL, è sicuramente la dieta ma in generale lo stile di vita, dato che l’alimentazione incide solo in una percentuale pari al 20 % del colesterolo presente nel sangue, che viene prodotto dall’organismo stesso per la maggior parte.

Le uova rappresentano uno degli alimenti più consumati presso l’intera popolazione umana, che ha portato ad una diffusione capillare di allevamenti di volatili specificamente adibiti alla loro produzione. Trattandosi di una tipologia di cibo molto nutriente, che presenta numerose proprietà come vitamine, A, B1, B6, 12 oltre a zinco, calcio, potassio, acido folico, oltre ad un apporto calorico decisamente basso, spesso è presente nelle diete che prevedono pochi grassi.

Cosa succede a chi mangia uova con il colesterolo?

A lungo le uova sono state considerate alimenti “proibiti” per chi soffre di colesterolo alto, a causa del loro apporto apparentemente molto elevato per etto: dai 250 ai 350 mg sono decisamente molti ma in realtà solo in minima parte questi vengono “trattenuti” dall’organismo, anzi sono molti i nutrizionisti che ne consigliano un consumo in quanto ha un effetto  ipocolesterolemizzante decisamente importante.

Va detto che pressochè tutto l’apporto di colesterolo delle uova è concentrato nel tuorlo, mentre l’albume ne è sostanzialmente privo. Per evitare rischi è consigliabile un consumo di massimo 2-3 uova intere a settimana per chi soffre questa patologia.