Attenzione alle cipolle rosse: ecco cosa succede al nostro corpo

Esistono numerose tipologie di cipolla, bulbo che fa parte della stessa famiglia di vegetali del porro e dello scalogno: si tratta di un ortaggio utilizzato da millenni per l’alimentazione, coltivata intensamente fin dagli Egizi e dai Greci che ne apprezzavano l’estrema duttilità in cucina, oltre che le proprietà che già erano conosciute ai tempi. La parte commestibile della pianta conosciuta con il nome di Allium Cepa di fatto cresce sottoterra, mentre sviluppa un lungo stelo ed un fiore all’esterno.

La cipolla infatti è un’eccellente energizzante, rafforza il sistema immunitario, ha funzioni depurative per l’organismo, risultando particolarmente adatta per i regimi alimentari poveri di calorie.

Attenzione alle cipolle rosse: ecco cosa succede al nostro corpo

cipolle rosse

La variante rossa è una delle più apprezzate in cucina, a causa dell’inconfondibile aroma e sapore, contiene vitamina C, ferro, vitamina E, selenio, iodio, zinco e magnesio e oltre a “mantenere” le proprietà sopraelencate, sono particolarmente utili anche per regolarizzare i livelli di colesterolo e glicemia (il colesterolo non è infatti presente nelle cipolle e l’indice glicemico è considerabile praticamente ininfluente) e per migliorare la salute delle ossa, sopratutto in età avanzata.

L’Italia può vantare svariate tipologie di cipolla rossa, la più famosa di queste è sicuramente la cipolla rossa di Tropea, classificata I.G.P. ma sono altrettanto famose ed utilizzate altre tipologie come la Suasa delle Marche, quella di Certaldo in Toscana e quella di Acquaviva in Puglia.

Le cipolle rosse sono particolarmente ricche di fibre e zuccheri “buoni”, oltre ad essere poco caloriche, alcuni studi hanno messo in evidenza alcune capacità che possono rallentare anche in modo importante l’incedere delle cellule tumorali, grazie al “lavoro” di un particolare flavonoide, la quercetina. L’importante è consumarle crude, o al massimo lesse, tipologia di cottura che le rende anche utili in funzione digestiva.

Nausea, meteorismo e alitosi, anche se è necessario consumarne in grandi quantità per le opportune manifestazioni.