La colazione è il pasto più importante della giornata, un vecchio detto che seppur mai realmente confermato scientificamente, testimonia in maniera piuttosto eloquente l’importanza della colazione che ricopre sicuramente un ruolo molto importante in funzione di prima introduzione di cibo nella giornata, che solitamente condiziona i processi digestivi dell’organismo per il resto della giornata.
Il succo d’arancia a colazione rappresenta una tradizione per milioni di persone al mondo, solitamente introdotto dalla cultura anglosassone e statunitense. Il succo d’arancia contiene infatti numerosi nutrienti come la vitamina C che rinforza il sistema immunitario, oltre a migliorare il processo del tratto digestivo. Recenti studi hanno anche evidenziato ottime proprietà per l’apparato cardiovascolare, visto che sarebbe in grado di abbassare la pressione sanguigna e di ridurre l’ipertensione, diminuendo lo stress del cuore e di tutto il sistema circolatorio.
Ma è realmente consigliabile berne al mattino?
Bere succo di arance al mattino fa male? Risponde la medicina
Tendenzialmente è meglio non bere il succo delle arance a stomaco vuoto, dato che potrebbe creare problematiche allo stomaco, sopratutto per coloro che soffrono di irritazione comune all’apparato digerente. Il discorso cambia sensibilmente quando si fa largo uso di succhi prodotti industrialmente, anche se riportano la dicitura “100 % arance”: in questi casi spesso viene aggiunto del fruttosio (uno “zucchero naturale), che risulta difficile da digerire a digiuno.
In tutti i casi è assolutamente consigliabile accompagnare il succo di arancia con un frutto, biscotti secchi, cereali oppure con del latte.
Cosa bere a digiuno
Molte culture fanno largo uso di acqua tiepida a digiuno, prima di introdurre qualsiasi altro tipo di cibo o bevanda: sopratutto nei paesi asiatici questa pratica molto antica ha trovato larga diffusione nella funzione di “avviare” il sistema digestivo. Bere un bicchiere d’acqua tiepida appena alzati, almeno mezz’ora prima di fare colazione aiuta anche lo smaltimento delle tossine presenti nell’organismo, come abbiamo già esaminato in un articolo dedicato.
