Reflusso gastroesofageo, ecco cosa mangiare per evitarlo

Il cibo ha delle inevitabili ripercussioni nelle nostre abitudini e nella nostra vita, ne siamo tendenzialmente consapevoli, sia nel lungo ma anche nel breve periodo. Ed anche se siamo consapevoli di essere unici sotto vari punti di vista, sono molte le abitudini ma anche le problematiche che possono scaturire dal cibo, come il reflusso gastroesofageo, una delle condizioni più fastidiose ma anche più diffuse in assoluto.

Reflusso gastroesofageo, ecco cosa mangiare per evitarlo

Per quanto riguarda lo stomaco, non c’è dubbio che le malattie più comuni siano la gastrite e il reflusso gastroesofageo, spesso correlati e confusi, ma in realtà diversi. La gastrite è un’infiammazione dello stomaco causata da un’eccessiva secrezione di acido nella parete dello stomaco, accompagnata da mal di stomaco, gonfiore, acidità dello stomaco, eruttazione, peso addominale, difficoltà di digestione, sapore amaro in bocca e nausea e vomito in casi gravi. Il reflusso è una condizione in cui i succhi gastrici molto acidi salgono nell’esofago a causa di un difetto nella valvola che separa l’esofago dallo stomaco (cardias), causando dolore e bruciore allo stomaco e rigurgito acido. Nei casi più gravi, in seguito al reflusso possono verificarsi ulcere ed esofagite.

In caso di reflusso, latte parzialmente scremato e yogurt sono ammessi a colazione, ma con moderazione, come se questi alimenti fossero alcalini e aiutassero a tamponare l’iperacidità, ma questo effetto è solo temporaneo in quanto è seguito da un’iperproduzione di secrezioni gastriche 2-3 ore dopo l’ingestione. I formaggi, invece, sono ammessi purché freschi, magri e non fermentati, così come la ricotta. Via libera anche a cereali integrali e frutti a piena maturazione, da limitare invece è il consumo di agrumi e frutta secca, che sono molto acidi. Evitare assolutamente cioccolato, tè e caffè. Anche i prodotti da forno come cracker e fette biscottate sembrano aggravare i sintomi del reflusso, ma la tolleranza varia da persona a persona.

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