Pressione alta: sintomi, cause, come abbassarla

La pressione alta, definita medicamente ipertensione è uno dei principali problemi, anche se non definibili malattia in senso stretto in quanto costituisce una delle forme di funzionamento più comuni per l’organismo umano. Tenuta “sotto controllo”, l’ipertensione non pregiudica la qualità della vita, anche se secondo rilevamenti dopo la pandemia Covid i casi di pressione alta sono aumetati in modo importante tra la popolazione italiana, rendendo quindi maggiormente necessarie eventuali precauzioni.

Pressione alta: sintomi, cause, come abbassarla

L’ipertensione definisce la “forza” con la quale il sangue si muove all’interno del sistema circolatorio e quindi risulta essere un valore fondamentale per la gestione e l’efficienza del cuore. L’ipertensione può essere causata da una predisposizione genetica, particolari regimi alimentari sbagliati e sbilanciati, un regime di farmaci particolare, ma anche uno stile di vita errato oltre che la presenza di altre patologie.

Tra i sintomi comuni si riconoscono cefalea, capogiri, palpitazioni, affaticamento, perdita di sangue dal naso, ma anche intorpidimento degli arti e “giramenti di testa”. Ma non necessariamente l’ipertensione manifesta sintomi ed ecco perchè molto spesso è difficile definire una effettiva presenza. Naturalmente la pressione alta tenuta non sotto controllo è la principale fonte di problemi di tutto l’apparato cardiocircolatorio. Si tratta comunque di una condizione che difficilmente causa problemi irreversibili nel breve periodo, ma questi possono manifestarsi prevalentemente nell’ottica del lungo periodo, se trascurati i sintomi.

Il cibo è sicuramente importante per tenere sotto controllo la pressione alta. Ad esempio il sale è fortemente sconsigliato (la dose giornaliera media non deve superare i 6-8 grammi), così come anche limitare gli eccitanti come la caffeina ad un massimo di 3 caffè al giorno.

Anche continue fonti di stress e tensione sono fattori che possono influenzare in modo importante i valori della pressione, calcolati attraverso due valori, la pressione sistolica (la “massima”) che mediamente non deve superare i 140 mm Hg e quelli della pressione diastolica con un limite di 90 mm Hg.

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