Elemento fondamentale per l’alimentazione in senso assoluto fin dagli albori del concetto di alimentazione “organizzata”, quasi sempre almeno in Occidente si fa riferimento alle uova nella variante deposta dalle galline o da altri animali dello stesso gruppo “familiare”. Si tratta di fatto della a più grande forma cellulare conosciuta ed esistente, elemento fondamentale in praticamente ogni forma di contesto culinario, in quanto pochi alimenti sono così indispensabili e duttili. Resta assolutamente importante e rilevante il sistema di conservazione delle uova, molti decidono di lavarle dopo l’acquisto. Ma cosa accade quando si lavano le uova in acqua?
Cosa accade quando si lavano le uova sott’acqua? Ecco la risposta
E’ un elemento che spesso divide i giudizi addirittura delle politiche delle nazioni: questo perchè ad esempio negli Stati Uniti si fa ricorso ad una forma di lavaggio che anticipa la vendita (anche se molto cambia da stato a stato), mentre in Italia la forma meccanizzata della distribuzione di uova prevede molti controlli ma non una forma di lavaggio.
In ogni caso si tratta di qualcosa di non cosigliabile, in particolare per motivazioni legate alla capacità delle uova di “tenere fuori” le impurità come i batteri.
La superficie delle uova non è infatti perfettamente liscia ma è dotata di una serie di pori che permette un minimo passaggio di aria. Con il lavaggio del guscio può facilmente “venire meno” la sottile membrana che funge da protezione contro i microrganismi, quindi il rischio di entrare a contatto con diverse malattie tipiche del contesto aviario, come la salmonella, che comporta la salmonellosi, particolarmente pericolosa nei confronti dei soggetti fragili come bambini, anziani e donne incinte.
Il metodo più sicuro per conservare le uova è toglierle dalla confezione e disporle abbastanza lontane da fonti di cibo, in frigo (se in estate o comunque in condizioni di temperatura elevate) oppure in un luogo asciutto e fresco.
